Il Coordinamento Liguria Rainbow esprime solidarietà agli organizzatori del “Life Festival” dopo gli attacchi di Fdi
L'omofobia è ormai divento strumento di promozione elettorale da parte di quei candidati di estrema destra che sperano di poter cavalcare l'odio per accaparrarsi una qualche poltrona sulla pelle di persone che evidentemente reputano sacrificabili nel nome della loro convenienza politica. In fondo è più semplice promettere odio contro qualcuno piuttosto che elaborare proposito per risolvere i reali problemi della gente... Ed è così che dalle pagine de Il Giornale troviamo l'aspirante leader ligure di Fratelli d'Italia che si lancia in isteriche esternazioni volte a spergiurare che "l'ideologia gender" esita, che l'educazione al rispetto corrompa i bambini e che la Costituzione contenga un qualche imprecisato messaggio subliminale volti a decretare la supremazia dell'eterosessualità quale nuova razza ariana su cui costruire un nuovo nazismo.
In riposta all'ennesimo attacco politico giocato sulla pelle dei cittadini, il Coordinamento Liguria Rainbow esprime totale solidarietà agli organizzatori e alle organizzatrici del “Life Festival”:
Siamo sconcertati dai toni sprezzanti e intolleranti utilizzati dal consigliere Matteo Rosso di Fratelli d’Italia e veicolati da "Il Giornale" in data 7 maggio, con i quali si liquida un evento culturale e i suoi contenuti esprimendo pregiudizi che attaccano direttamente la vita degli individui e delle loro famiglie. Le crescenti occasioni di visibilità per il popolo LGBTI, come questa del “Life Festival”, hanno ognuna un valore altissimo perché consentono a ogni persona di rispettare sempre più le diversità altrui e di vivere serenamente le proprie. Quello che i sedicenti moralisti non vogliono comprendere è che le diversità non smettono di esistere se vengono osteggiate e che siamo già detentori dei diritti che vogliamo vengano riconosciuti alle nostre famiglie e ai nostri figli. “Life Festival” quest'anno mette al centro la soggettività delle persone LGBTI, con particolare riguardo ai processi di transizione. Riteniamo che la democrazia non sia la dittatura della maggioranza, ma la possibilità per tutti e tutte di rivendicare diritti, libertà e pieno riconoscimento in tutti gli ambiti della vita pubblica e sociale.
Fratelli d'Italia rimprovera al Comune di Genova il patrocinio di questa iniziativa, sulla base di un pensiero unico che nega la pluralità, l'inclusività e il rispetto delle differenze tra le persone. La conseguenza di questo pensiero è la logica del privilegio e l'affossamento dei diritti universali.
Il tema dei generi, enfatizzato e falsificato dalle destre e dalle minoranze bigotte, è invece punto di partenza di ogni politica rivolta al contrasto del sessismo, del bullismo, razzismo e dell'omotransfobia. Proprio per questa ragione il Liguria Pride del primo luglio 2017 avrà come titolo "Che genere di Pride”: un modo leggero e ironico per scacciare le paure utili a una certa politica, ma dannose per la società intera.