Incitati da Silvana De Mari, i lettori de Il Giornale inneggiano alla patologizzazione dell'omosessualità


L'intervista a Silvana De Mari curata da Alessandra Benignetti di Forza Nuova ed apparsa sulle pagine de Il Giornale è solo uno dei tanti espedienti usati dai gruppi neonazisti per cavalcare l'omofobia al fine di riportare in auge ideologie che si sperava fossero scomparse con il secolo passato. Il tutto nella più totale impunità e indifferenza dinnanzi ad una donna che spaccia il suo violento odio contro un intero gruppo sociale come un "atto d'amore" concesso da una persona ariana a quei luridi esseri a lei inferiori che non devono assolutamente poter manifestare diversità dal modello ariano che lei teorizza dalle pagine dei siti integralisti, nei salotti televisivi di Belpietro ovunque ci sia un popolo che cerca una legittimazione al proprio odio.
Come spesso accade in questi casi, a lasciare davvero sbigottiti sono i commenti lasciati dai lettori, in quel clima che ci mostra come alcuni quotidiani siano diventati centro di indottrinamento ideologico frequentato da integralisti che si incitano a vicenda. Poi, quando magari qualcuno di loro aprirà il fuoco contro un gruppo di di gay, tutti fingeranno di domandarsi come sia stato possibile. E pensare che Gianfranco Amato ha già inaugurato il grido "Viva Cristo Rey" che possa rappresentare la sua alternativa all'Allahu Akbar...

Difendendo la teoria che l'omosessualità debba essere intesa come un grave patologia così come la signora De mari ama sostenere, c'è chi scrive:

L'omofobia fu depennata dai prontuari OMS come malattia dopo una votazione: 5800 a favore, 3800 contrari! Lo psichiatra Irving Bibier disse: "Non si può certo sostenere che questa sia una vittoria della scienza se su argomentazioni scientifiche si vota come se si trattasse di mettere ai voti se la terra sia piatta o rotonda!". Comunque, un altro psichiatra, Robert Spitzer che era riuscito fra 1l 2001 e 2003 a dare una eterosessualità funzionante al 60% dei maschi e 40% di femmine in cura, dovette abbandonare la sua attività per continue minacce di morte a lui e alla sua famiglia da parte di organizzazioni gay e femministe. Praticamente, oggi è vietato curare i gay perché se dici che sono malati sei "omofobo". E pure se mostri dati incontrovertibili: che fra i malati di AIDS il 60% sono maschi omosex; che gli omosex non possono fare donazioni di sangue; che l'organo della funzione escretoria non ha la funzione naturale di fecondare.

Insomma, una lezioncina ripetuta a memoria che si basa sulla negazione della realtà e sul sostenere che opinioni espresse nel 1962 debbano poter annullare ogni studio avvenuto nei sessant'anni successivi. Ma forse, per comprendere come l'unico obiettivo di questa gente sia quello di veder legittimato il loro pregiudizio, basta leggere chi scrive:

Grandissima dot.sa DE MARI non si lasci turbare più di tanto "dai fiumi di odio" ma tragga forza e sostegno da tanta stima, riconoscenza e affetto che stanno emergendo in tantissime persone che vengono a conoscenza della sacro santa Verità alla quale Lei sta dando voce. NON MOLLI!

In quella sovversione della verità in cui l'odio viene spacciato per amore e in cui si incita il proseguo di una propaganda d'odio che possa attaccare la vita altrui senza portare alcun vantaggio a chi la fomenta, immancabile è anche chi tira in ballo persino Dio:

Gesù ha detto che la menzogna è del Demonio e che il Demonio è il signore del mondo. Ogni giorno vediamo che la menzogna la fa da padrona, chi dice la verità non ha vita facile in questo mondo. Gesù disse appunto:"Ve lo preannuncio, perché quando accadrà non siate scandalizzati." Cioè non siate ostacolati nel continuare la vostra vita nella verità.

Al limite del patetico è pure chi aggiunge:

Purtroppo oggi se non sei gay non sei nessuno. E' la forza delle minoranze.

Insomma, i gay
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