Cascioli vorrebbe poter strappare i figli a chi non si oppone alle loro ambizioni
Capita che negli Stati Uniti ci sia un bambino di otto anni, eterosessuale, a cui piaccia giocare a fare la drag queen e capita anche che i suoi genitori lo supportino nelle sue passioni. Ma un atteggiamene che sarebbe doveroso per ogni buon genitore pare mandare su tutte le ire uno dei giornali integralisti diretti da Riccardo Cascioli, l'integralista noto per il suo sostenere che un genitori debba imporre l'eterosessualità ai figli con le buone o con tecniche di tortura psicologa che vengono la lui promossi nelle scuole cattoliche anche rischio di un aumento di suicidi fra le vittime di tali barbare pratiche disconosciute dalla scienza (ma tanto redditizie per alcuni gruppi "religiosi" privi di scrupoli).
In un surreale articolo pubblicato da Il Timone, troviamo scritto:
Questo video va fatto vedere. Senza troppi commenti. La gente deve vedere come si possono rovinare i bambini, quando l’ideologia gender s’impossessa delle menti dei genitori. Di tanto in tanto – comunque troppo spesso – tocca vedere bambini e ragazzi confusi e – forse – plagiati che vengono bombardati di ormoni e incoraggiati nella loro “scelta” di voler “cambiare sesso”.
Non staremo qui a ripetere tutto quello che c’è da dire sul transessualismo e in specie sulla disforia di genere tra i bambini. Anche perché basta il buon senso comune e la ragionevolezza di qualsiasi genitore per capire che i bambini, nel loro mondo fantastico, vanno lasciati in pace, assecondati, ma anche guidati con amore sulla via della verità e del bene: infatti, la confusione di genere – quando è veramente un problema psicologico – rientra da sé nel giro di pochi anni.
Premesso che un bambino non eterosessuale è da intendersi come «un problema» e che non bisogna assolutamente affidarsi alla scienza dato che basta il pregiudizio e l'odio per sostenere che la diversità dei figli altrui debba essere ostacolata nel nome del proprio sentirsi massima espressione di una sorta di "razza ariana", l'articolo incalza:
Comunque, oggi ci tocca vederne una nuova: un bambino di otto anni, Nemis Quinn Melancon-Golden, col nome d’arte di Lactatia, è celebrato e osannato dalla comunità LGBTQIA(…) perché, incoraggiato anche dalla famiglia, calca i palcoscenici come Drag Queen. Inutile dire lo strepitoso successo che riscuote sui media gay-friendly.
Qualsiasi persona ragionevole dovrebbe denunciare l’evidente abuso sul minore che si sta perpetrando sotto spessi strati di make-up, parrucche e riflettori. Nel video che potete vedere qui di seguito, Nemis – che secondo il padre e la madre non è gay, ma “forse lo diventerà” – esordisce dicendo che se i bambini vogliono essere Drag Queen e i genitori o gli amici non approvano, allora vanno cambiati i genitori e gli amici…
Bhe, stando alla teoria di Cascioli, se un bambino ha genitori che non credono in lui, allora farebbe bene ad a smettere si avere sogni ed ambizioni. Stupidi noi a credere che dovrebbe circondarsi da presone che possano credere in lui e che lo possano spronare a raggiungere i suoi sogni. Anche se immerso nei soliti toni propagandistici, siamo dinnanzi ad una storia alla Billy Elliot con un Cascioli che sbraita come un ossesso che un bambino non deve poter ballare.
E dato che non si può "diventare" gay, è facile immaginare che Il Timone stia ricamando menzogna attorno ad un semplice sostenere che i genitori del bambino non hanno problemi con qualunque sessualità manifesterà una volta cresciuto.
Lanciandosi poi in giudizi morali contro i genitori che osano avere idee diverse da pelle del pensiero unico integralista, si legge:
E’ uno spettacolo davvero triste, soprattutto quello offerto dai genitori di questa creatura (che veniva vestito da donna e truccato, fin da piccolo, dalla sorella).Essi spiegano che quando Nemis non è nel personaggio di Lactatia si identifica come un ragazzo. Quando è Lactatia, lui si sente una ragazza con il pene.Greg Quinlan e Stephen Nero, ex attivisti gay, hanno commentato su LifeSiteNews che siamo evidentemente in presenza di uno di quei casi in cui i bambini vengono sacrificati per realizzare i sogni e le aspirazioni dei genitori. Un vero e proprio abuso: non ci vuol molto per capire che presto il bambino sarà coinvolto in giochi a sfondo sessuale…
Oltre ad osservare come la notizia sia stata confezionata da quel solito LifeSiteNews che rappresenta un riferimento per l'omofobia organizzata internazionale (da lì provengono le teorie sostenute da La Nuova Bussola Quotidiana, Provita Onlus e Il Timone), davvero difficile è comprendere quale mente perversa potrebbe dichiarare che «non ci vuol molto per capire che presto il bambino sarà coinvolto in giochi a sfondo sessuale». Cascioli si augura forse che il piccolo sia stuprato? In virtù dell'altissimo numero di preti pedofili che lo circondano, conosce informazioni che farebbe bene a consegnare alla polizia?
In un crescendo di violenza, si passa a sostenere bisognerebbe strappare il bambino ai suoi genitori perché osano assecondare la sua volontà anziché imporgli la loro. A dirlo è quella stessa gente che lodava quei "genitori" che trascinarono dei poveri minorenni ad un evento di profondo odio come il "family day" per pubblicare le loro fotografie dopo aver dato loro in mano dei cartelli che attaccavano ed insultavano l'amore in virtù dei più viscidi e perversi pregiudizi dei loro geniotrori-padroni: Lamenta l'articolo:
Fino a poco tempo fa, genitori che avessero permesso a un bambino di 8 anni di fare esperienze del genere avrebbero giustamente perso la patria potestà. Oggi, in Canada, dove vive Nemis, una legge permette al governo di togliere i bambini ai genitori che si rifiutano di assecondare il desiderio disordinato e futile dei figli di appartenere al sesso opposto a quello che gli ha dato la natura.
Peccato non esista una legge che non permetta di tutelare i figli dal cieco odio di integralisti privi di scrupoli che, per finalità prettamente politiche, sarebbero disposti a far del male a dei bambini pur di far germogliare il loro seme del male.
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