Il cardinale Pell è stato incriminato per pedofilia. È il più alto prelato cattolico australiano
La polizia australiana ha confermato l'incriminazione per pedofilia e stupro del cardinale George Pell, il più alto prelato cattolico australiano e nel terzo grado della gerarchia vaticana quale prefetto degli Affari economici della Santa Sede.
I fatti risalirebbero agli anni '70, quando Pell era un sacerdote a Ballarat. Pur non conoscendosi i dettagli, si sa che sarebbero «svariati» i testimoni che lo indicano come direttamente responsabile di stupri su minori, il tutto nel quadro di un'inchiesta della polizia di Victoria voluta dalla commissione reale per investigare sulle numerose accuse emerse durante un'indagine parlamentare che evidenziò come il 7% dei preti cattolici siano risultati coinvolti in casi di pedofilia.
Il porporato australiano è un uomo chiave del pontificato di Francesco e nel 2010 Benedetto XVI pensò di proporre l'allora arcivescovo di Sydney nel ruolo di prefetto della Congregazione per i vescovi. Il sentore si un possibile scandalo pedofilia legato Pell spinse i consiglieri a suggerirgli di propendere per un altro nome. Il Vaticano ha comunicato che il Papa è stato «messo al corrente del provvedimento» e gli ha «concesso un periodo di congedo per potersi difendere».
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