L'integralismo rivendica il "diritto" all'indottrinamento dei figli, ma poi invoca la revoca della patria podestà per chi non la pensa come loro
«Ma state lontani dai figli delle famiglie normali! Restate nelle vostre fogne arcobaleno a insegnare pedofilia a figli vostri, non vi vogliamo». È quanto scrive uno degli haters che infestano Twitter nel nome del partito di Mario Adinolfi, strenuamente e fieramente convinto che quella frase possa essere ritenuta una lecita "argomentazione" della sua contrarietà a qualunque forma di educazione al rispetto nelle scuole.
Se ci vuole un certo fegato a definire «normali» quelle famiglie che chiedono un riconoscimento giuridico alle proprie eiaculazioni (perché di questo si tratta) o che protestano perché non sono liberi di indottrinare i propri figli senza che qualcuno possa fornire loro informazioni che possano consentire lo sviluppo di opinioni autonome (rischiando di fatto che possano essere persone libere e non un riflesso del loro ego), fa davvero rabbrividire quanta inumana ferocia ci sia dietro chi si diverte a lanciare insulti gratuiti con l'unico scopo do provocare ed offendere.
Accusare qualcuno di pedofilia è un atto grave ed in un qualsiasi Paese civile chi scrive simili atti dovrebbe essere quantomeno in grado di dimostrare le proprie parole se non vuole essere ritenuto colpevole del grave reato penale di diffamazione. Ma in Italia questa gente opera impunemente, palesandosi quotidianamente con le loro accuse gratuite e sempre più efferate.
Ad insegnare loro il linguaggio della ferocia e della menzogna è un'intera impalcatura di gruppi, gruppetti e sitarelli riconducibili ad un piccolo manipolo di integralisti, ferocemente impegnati nella loro crociata di aggressione ad un intero gruppo sociale. E forse l'insulto è ciò che meglio può far presa tra loro seguaci così ammaliati da chi legittima le loro esternazioni di odio da non rendersi conto che c'è un problema sostanziale dinnanzi ad un gruppo che sostiene si debba garantire l'indottrinamento omofobo dei bambini per poterli manipolare ed ingabbiare nei loro stessi schemi mentali, ma che nello stesso stesso tempo si sente legittimato ad insultare e diffamare quei genitori che decidono di andare con i loro figli ad un pride. Anzi, nel loro caso chiedono pure che i figli siano tolti alle loro famiglie (con una condanna che si contrappone al plaudo riservato a quei gruppi a loro affilate che usano i minori nelle loro manifestazioni politiche mandandoli nelle strade a brandire crocefissi o piazzando nelle loro mani messaggi d'odio contro le famiglie altrui).
La loro è una visione a senso unico perché a senso unico è anche il loro obiettivo. L'integralismo dice che che i gay non devono avere diritti perché pretendono di essere considerati superiori a loro. L'integralismo dice che la donna deve essere sottomessa perché i loro uomini vogliono essere considerati superiore a loro. L'integralismo dice che i bambini non devono avere la cittadinanza italiana perché esigono di essere considerati superiore a loro. Insomma, siamo dinnanzi alle stesse promessa con cui Hitler formulò le sue teorie sulla razza ariana. E di certo anche Hitler non tollerava che la si potesse pensare diversamente da lui, anche lui raccontando che lo stava facendo in "difesa" dei bambini.
Ma la logica non pare il piatto forte di chi insulta gratuitamente e poi piagnucola istericamente se qualcuno li denuncia. Parlano di lapidazione, usano la preghiera come arma di offesa e si lanciano in asserzioni volte a sostenere che esista una dittatura del pensiero che non permette loro di esprimere le loro cristianissime opinioni. Ma sono opinioni quegli insulti? È un'opinione insultare il prossimo pretendere piena impunità solo perché non si ha alcuna etica nel citare Dio come giustificazione al proprio odio?
Ed infatti le altissime e auliche "argomentazioni" dell'adonolfiniano proseguono con frasi non come: «Ucci ucci, sento odor di istericucci! Mangiato pesante al pride? Preservativi di qualità scadente? Ciaoooo, schifo fate schifo, pure col trucco!».
Gli effetti di questa incessante e violenta propaganda all'odio si vedono chiaramente anche nel constatare come le pagine dell'organizzazione politica di estrema destra "Provita onlus" pullulino di insulti e frasi diffamatorie istigate dall'integralismo. Ad esempio è in risposta a quell'immagine pubblicata da Brandi che troviamo persone capaci di scrivere frasi come:
- Adozioni gay per aprire alla pedofilia.... ecco il perché delle unioni civili.... adottare bimbi o comprarli per avviarli alla pedofilia.... preghiamo per questo scempio... Chiediamo misericordia per i peccati di tutti!
- Hahaha.... ridicoli pagliacci.... gente bacata... vuota e poi cerca di esporsi.... e, lamentano che desiderano essere rispettati , noi normali, queste pagliacciate non le facciamo.... poveri montoni e pecore..
- E queste sono le persone che pretendono di avere i nostri stessi diritti?Io spero che non siano tutte così e che non si rendano ridicoli perché lo sono!
- Noi omofobi cattivoni che non vogliamo fargli comprare i figli (non dico adottare perché questi pervertiti i bambini orfani neanche li vogliono)
- Viva la fica
- L'inferno è ancora troppo poco
- al male non c'è limite su questa Terra e si censura Padre Livio. Questi non offendono messuno?
I gay vengono dunque sempre insultati e diffamati. Di loro si può dire qualunque cosa: pedofili, pervertiti ed anormali sono tutte parole che ogni loro seguace si sente legittimato da utilizzare con leggerezza su sprono di un'organizzazione politica finanziata dallo stato in virtù del suo riconoscimento come "onlus". E riguardo a quei genitori che decidono legittimamente ed intelligentemente di portare i figli ad pride, la condanna non è certo meno violenta e volgare, rigorosamente basata su generalizzazioni e pregiudizi di chi pare giudicare ciò che probabilmente non hanno mai vissuto in prima persona. Scrivono:
- A questi non la tolgono la patria potestà....
- Genitori drogati o malati di mente
- Da cura psichiatrica!
- Abominevoli
- I primi sono i genitori a doversi vergognare
Insomma, vogliono una nuova dittatura in cui siano i loro leader a decidere come gli altri debbano vivere, come debbano nascere, quando possono morire. con chi possano sposarsi o cosa debbano pensare. Esigono figli educati a marciare al passo dell'oca, impermeabili a qualunque libertà di pensiero che possa contrastare con la loro ideologia. E tutto questo sta accadendo mentre lo stato pare incapace anche solo di far rispettare le più basilari leggi contro la diffamazione o contro la persecuzione.
Immagini: [1] [2]