Benedetta Frigerio: «I gay sono terroristi che abusano dell’innocenza dei piccoli per trasformarli in kamikaze della guerra lgbt»
Benedetta Frigerio è uno di quei personaggi che rendono il mondo un posto peggiore. Strenuamente convinta che il suo credersi "cristiana" le conferisca il diritto di condannare e perseguitare chiunque osi avere idee contrarie alle sue, è ossessivamente e compulsivamente impegnata a rimuovere l'odio attraverso la promozione di pregiudizi. È ad esempio dalla sua pagina Facebook che scrive:
Il prossimo step delle legislazioni occidentali sarà la legalizzazione della pedofilia, perché se ognuno è libero di fare ciò che vuole cosa vieta di usare anche un bambino per il proprio piacere? Un’affermazione esagerata, catastrofista, da cassandre? Leggete qui...
Per quanto patetico possa apparire, come prova delle sue teorie indica un articolo che lei stessa ha scritto. Per la serie: Ho ragione io perché lo dico io. E quel proclamo propagandistico non è altro che la solita valanga di pregiudizi serviti su un piatto d'argento a quei proseliti che si prostrano davanti a lei quale fonte di una infinita legittimazione a qualunque forma di odio.
Proponendo come verità rivelate mere congettura ampliamene opinabili, scrive:
Don Fortunato Di Noto, il sacerdote che da vent'anni lotta conto la pedofilia, intervistato dalla nuovabq.it in merito ai corsi di educazione sessuale nelle scuole aveva risposto a chi obietta che tutto è lecito sì ma solo fra due volontà in accordo, che l’ipersessualizzazione della società contemporanea serve proprio a rendere i bambini consenzienti al sesso, come dichiarano le stesse lobby pedofile.
Ma se ancora non si accetta l’esistenza di uno stretto legame fra il sesso fuori dal matrimonio (negazione del suo fine procreativo), l’ideologia gender/omosessualista e, infine, la pedofilia basta guardare le immagini e i video del piccolo Nemis Quinn Mélançon-Golden. Il bimbo, un canadese di 8 anni, grazie ai suoi genitori sta diventando un personaggio dello spettacolo presentandosi al pubblico come una “drag queen” con il nome di Lactatia.
La Frigerio ha dunque ritirato fuori la solita storia trita e ritrita con cui da mesi l'integralismo cattolico si sta scagliando contro un bambino che ha osato versarsi da drag queen contro il loro volere. Sostenendo che quel bambino sia il diavolo e aggiungendo dettagli che pare conoscere solo lei, aggiunge:
Quello che più spaventa di questa vicenda sono tre cose: la mamma e il papà di Nemis dichiarano di averlo cresciuto con l’idea che non esiste il femminile e il maschile; le performance diaboliche del piccolo su un palco durante una festa Lgbt, dove si muove letteralmente come un ossesso in atteggiamenti da prostituta (tutto l’ambiente assomiglia a un inferno di fiere) e le dichiarazioni del bambino in un filmato caricato su YouTube, visionato in una settimana da quasi oltre 100 mila persone e che ha tutti i connotati per essere definito propagandistico: “Penso che ognuno sia libero di fare ciò che vuole -afferma Nemis- non importa quello che pensano gli altri. Se vuoi essere una “drag queen” e ai tuoi genitori non piaci, allora hai bisogno di nuovi genitori”.
In realtà i genitori del bambino non gli hanno mai detto che non esiste il maschile o il femminile così come spergiura falsamente la Frigerio, semplicemente gli hanno insegnato che «non c’è niente solo per femmine e niente solo per maschi». La cosa è un po' diversa, dato che hanno semplicemente detto al figlio che il genere è un'opportunità e non un limite. In altre parole, anche non bisogna per forza giocare con le bambole se si è femmina o non bisogna per forza fare la guerra se si è maschi (anche se la Frigerio vorrebbe imporre quei dogmi per fede mediante l'imposizione di una sua sharia).
Decontestualizzata è anche la seconda citazione, dato che il bambino ha semplicemente detto che «se vuoi essere una drag queen e i tuoi amici non vogliono, necessiti di nuovi amici. Se vuoi essere una drag queen e i tuoi genitori non vogliono, necessiti di nuovi genitori». Insomma, stava smeplicemente dicendo che nessuno ha il diritto di impedire a chicchessia di poter raggiungere i propri sogni e i propri obiettivi. Ma è ricamando ideologicamente sulla frase che la Frigerio cerca di strumentalizzare a suo vantaggio quelle parole:
Spaventa, perché la frase “ognuno sia libero di fare ciò che vuole, non importa quello che pensano gli altri” è una frase che sottoscriverebbe la grande maggioranza della popolazione occidentale, ignara delle sue conseguenze estreme ma ormai, quando è troppo tardi, sempre più evidenti. Spaventa, poi, l’appoggio legale di questa perversione estrema. Basti pensare che in Europa e in Canada cominciano ad essere approvate leggi, sponsorizzate da Ue e Onu, sul diritto dei bambini alla sessualità e alla religione, da proteggere nel caso la famiglia si ponga in contrasto ad esse, come rivendica Nemis: “Se vuoi essere una “drag queen” e ai tuoi genitori non piaci, allora hai bisogno di nuovi genitori”.
E certo! Perché la signora Frigerio si dice certa che se le nascesse un figlio gay, sicuramente lei lo spedirebbe in quei centri di tortura psicologica promossi dal suo stesso giornale, certa che sia preferibile spingerlo al suicidio piuttosto che accettarlo per la sua natura.
L'asserzione è di per sé gravissima, dato che la Frigerio sta sostenendo che i bambini non sarebbero altro che oggetti di proprietà dei genitori e che una madre integralista e violenta come lei debba avere il pieno diritto di infliggere torture e violenze ad un eventuale figlio che osasse non essere come lei ha stabilito debba essere.
Incondizionatamente e costantemente impegnata a promuovere odio, la Frigerio si lancia anche in paragoni criminali e offensivi dell'intelligenza umana:
Spaventa, perché questi sono i nuovi “bambini soldato” (di cui il web si sta riempiendo) ideologizzati fin dalla culla e trasformati in veri e propri kamikaze della guerra Lgbt, che vuole sovvertire la natura umana in affronto alla creazione divina. Infine spaventa perché, come ha dichiarato Stephen Black, ex omosessualista abusato da bambino, “stiamo assistendo alla comunità Lgbt che abbraccia l’abuso minorile coltivando malattie mentali, attraverso la promozione di un bambino “drag”. Non ci vuole un grande scienziato per capire che tutto questo alla fine porterà all’abuso sessuale”.
Sì, esattamente come i bambini soldato o kamikaze, anche questi sono violentanti nella psiche fino a sposare battaglie a cui naturalmente non penserebbero mai. Esattamente come un bambino non penserebbe mai a farsi esplodere o a sparare. Non c’è alcuna differenza, dunque, fra questi genitori ed educatori folli e i terroristi che, per affermare il proprio potere, abusano dell’innocenza e della purezza dei piccoli, così facilmente inclini al bene e così bisognosi di fidarsi da essere altamente manipolabili, a meno di assecondare la loro inclinazione al bene senza forzature contrarie, come l’Occidente fobico di se stesso ha smesso di fare da tempo.
Insomma, Dio ha creato l'uomo a immagine e somiglianza suo e "per natura" un bambino non deve potere fare ciò che lei afferma debba essere riservato alle sole bambine. Peccato che "per natura" non esistano nemmeno i supereroi anche se i bambini giocano a impersonificarli, non esistono i Puffi anche se i bambini si travestono da loro... il suo problema non è tanto la natura, ma il fatto che lei non possa imporre a quel bambino una conformità ai suoi schemi mentali (che da ottima integralista attribuisce a Dio in un ossessivo tentativo di creare giustificazioni divine a ciò che non può argomentare con la ragione).
Immancabile è il suo vittimismo nel non essere riconosciuta come metro di paragone per poter condannare chiunque non sia fatto a sua immagine e somiglianza:
Infatti, non ci si stracci le vesti solo ora, quando è chiaro che il problema viene da lontano. Cioè dal fatto che sono sessant’anni ormai che si concepisce l’educazione come un training performate, dove il male e il bene non esistono e dove quindi la libertà non può essere sollecitata ad aderire ad alcun valore positivo senza essere tacciati di bigotteria violenta. Ma ora è più evidente che, al contrario, la violenza consiste nel negare il bene e il male oggettivi (gli unici argini agli abusi di qualsiasi potere) e nel predicare la libertà senza vincoli, in modo che quella dei più deboli, i bambini, sia schiava di quella degli adulti.
Buffo, se consideriamo come lei pretenda che un bambino sia indottrinato al suo credo, ai suoi dogmi e a fare tutto ciò che lei esige debba essere necessario a tramutare quei minori in balilla asserviti alla sua ideologia. Sarà, ma se un bambino di una coppia eterosessuale
che decide di fare la drag sta semplicemente manifestando la sua sacrosanta libertà, altrettanto non si può dire dinnanzi a scene che la Frigerio non condanna, come questa recita scolastica del 2014 raffigurata a lato.
Eppure la litania è sempre la stessa: esigere che i bambini siano formati e indottrinati ad assomigliare a lei sarebbe la volontà di Dio. Accettare la natura sarebbe opera di Satana. Lei è il bene, gli altri sono il male. Lei ha ragione, gli altri hanno torto. E se un genitore dedica il figlio in un modo che a lei non piace, lei vorrebbe impedirlo dato che la libertà educativa con cui si riempe la bocca sarebbe una prerogativa riserrata solo ai genitori che agiscono come lei ha deciso. Di fatto si tratta di un'aspirazione ad un totalitarismo basato su dogmi integralisti che rinnegano Gesù per santificare le pretese di Santa Frigerio da Arianopoli.
L'offensiva procede senza risparmiare ulteriori insulti:
Un altro ex attivista Lgbt, Greg Quinland, oggi presidente dell’associazione Center for Garden State Families, parlando con Lifesitenews di Nemis, ha infatti fatto notare così: “Guardate ai suoi genitori. Guardate sua madre. Tutto questo è solo per fare pubblicità a se stessi a spese del loro bambino”. E, se fino a pochi anni fa, un episodio del genere (genitori che portano il figlio ad esibirsi in bordelli sodomiti) sarebbe stato sufficiente alla revoca immediata della potestà genitoriale, oggi siamo alla follia per cui un figlio ideologizzato dalla propaganda sodomita potrebbe essere separato dai suoi genitori ritenuti “bigotti”.
Siamo solo alla caduta dell’ultimo tabù, conseguente al mantra della liberazione sessuale del “corpo è mio e lo gestisco io”. Per cui, una volta che riusciranno a convincere i bambini che è normale anche avere rapporti con gli adulti, i vecchi sessantottini che magari si scandalizzano degli eccessi di un bambino trasformato in “drag queen”, non avranno categorie intellettuali e culturali per opporsi alla pedofilia che deriva dal loro stesso pensiero.
Il riferimento è ovviamente assurdo. Sarebbe come sostenere che quando la Frigerio va in giro nelle chiese a raccontare il suo farsi penetrare vaginalmente la dovrebbe rendere più gradita a Dio potrebbe convincere le bambine che essere stuprate da preti pedofili sia cosa buona e giusta. Ed è da quel piedistallo di ipocrisia criminale che la ciellina aggiunge :
E’ triste pensare che mentre si accusa di terrorismo (senza nemmeno avere il coraggio di chiamarlo islamico) coloro che immolano i bambini alla causa jihadista, non ci si accorge che un’altra forma di schiavitù innocente verrà presto accolta dall’Occidente come normale. Sono due forme identiche del nichilismo, figlie della negazione del Dio creatore che si specchia nell’innocenza in cui può risplende con più facilità. Per questo il diavolo la odia tanto. E per questo ogni cristiano, invece che stare pacifisticamente a guardare questa empietà, dovrebbe lottare contro di essa. Sapendo che se i bambini educati nel male riescondo ad arrivare a tale perversione, richiamati continuamente alla verità senza sconti potrebbero davvero salvare mondo. Sta a noi.
E se la Frigerio non dovrebbe avere il diritto di definirsi "cristiana" mentre appare asservita ai progetti del maligno a beneficio di quel Trumnp e da quel Putin che rappresentano il suo ideale politico, lecito pare il poter sostenere che la vera terrorista a le vera jihadista sia proprio lei: una integralista che spergiura e bestemmia il nome di Dio pur di sostenere che ogni sua più perversa ideologia debba essere imposta al prossimo in virtù di quanto lei si reputi superiore agli altri. E come diceva Gesù: Chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato (Luca 14,1.7-11).
Leggi l'articolo completo su Gayburg