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I fan di Provita: «I Pride sono capeggiati dal demonio. I gay sono asserviti al maligno. Quante mazzate...»

«Perché un tale spettacolo deve trovare spazio nelle nostre strade? Perché nessuno protegge gli occhi dei bambini?». Così quanto scrivel'organizzazione Provita Onlus nell'introdurre un video pubblicato su Facebook con l'evidente tentativo di promuovere intolleranza verso i partecipanti del Napoli Pride.
Le immagini del video ci propinano sin da subito una musichetta triste e malinconica che accompagnano le solite scritte propagandistiche con cui l'organizzazione  lamenta che le istituzioni abbiano patrocinato l'evento o che i gay pensino di poter adottare dei bambini quasi ritenessero davvero di non essere inferiori a Gandolfini (l'unico che, a loro dire, ha diritto ad un matrimonio infecondo e all'adozione di figli in virtù di come dichiari pubblicamente di provare attrazione sessuale per le donne).
Inizia così una noiosa carrellata di immagini in cui gli integralisti hanno cercato di montare i personaggi più pittoreschi. E la loro ricerca deve essere risultata davvero molto infruttuosa se tra decine di migliaia di partecipanti hanno continuato a seguire sempre le stesse due persone.
Intenzionati a sostenere che i gay siano cattivi contro quei "cristiani" che giustamente si sono presentai al pride con cartelli in cui il nome di Gesù veniva sventolato come strumento d'odio contro il prossimo, introducono uno spezzone in cui il vocalist osa richiamare quella gente citando le parole del Papa. Praticamente una bestemmia per chi basa il proprio fatturato nell'uso di Dio come di un oggetto utile a legittimare qualunque forma di odio.
Tragicomici cono invece i pruriginosi rallenty (rigorosamente accompagnati da una musichetta che dovrebbe sottolinearne la drammacità) in cui si mostravano i cubisti sui carri che hanno osato scherzare con i presenti.

Ci sarebbe da ridere se non fosse che tra i commenti emerge in tutta la sua chiarezza la finalità ultima di questi messaggi sia sempre e solo la promozione dell'odio e la creazione di un effetto "branco" che faccia sentire i loro proseliti legittimati a dare libero sfogo ad ogni loro più perverso pregiudizio. L'ennesima prova di come sia assurdo che lo stato non abbia ancora tolto lo status di "onlus" ad un'esternazione di Forza Nuova che quotidianamente si occupa di promuovere l'odio contro un intero gruppo sociale. Ed è così che l'insulto e l'offesa spopolano tra gente che scrive:


Tra citazioni del Levitico, minacce di violenza fisica e giudizi elargiti senza alcuna reale motivazione, pare che il clima che si respiri questi gruppi stia diventando davvero preoccupante. Possibile che la Procura non abbia ancora sentito la necessità di occuparsene?
E se le autorità giudiziarie dovesse finalmente decidersi ad occuparsi seriamente di questa promozione all'odio, chissà che non possano spiegateci anche perché esistono così tanti utenti diversi che commettono i medesimi errori sintattici quasi come se a scrivere quei messaggi fosse stata la medesima persona...

P.S. Ma alla tizia che pensa a come i gay potrebbero ingravidare le lesbiche se solo rinunciassero a stare con la persona che amano, chi glielo spiega che ai Pride ci sono anche persone etero? E vedremo quando saprà che gli etero non mancano manco tra i cubisti da loro così tanto bistrattati...


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