La NuovaBQ emana la sua condanna morale contro Paolo Villaggio: «Un ateo senza speranza»
È La Nuova Bussola Quotidiana ad essersi divertita a sostituirsi a Dio nell'emanare una sentenza di condanna morale contro l'intera vita di Paolo Villaggio. L'attacco è contenuto in un articolo di Elisabetta Broli, pronta a bollarlo come «un ateo senza speranza».
L'offensiva non si risparmia colpi bassi e giudizi sommari, lamentandosi di come «purtroppo» il personaggio del ragionier Ugo Fantozzi sia divenuto un patrimonio nazionale o di come loro siano certi che quei film non siano sempre siano stati amati da tutta la critica. Raccontano persino che suo figlio fosse un «ex tossicodipendente» e citano virgolettati parziali per sostenere che sia colpa di Villaggio se il lui sia «caduto nel tunnel della droga mentre nei cinema spopolava Fantozzi».
Si passa così ad un esplicito invito a guardare la vita di Paolo Villaggio «dall'angolazione del suo ateismo» e lamentano come nel 2010 osò parlare di «coraggio» dinnanzi al suicidio di Mario Monicelli, lanciandosi dalla finestra del reparto di urologia dell'ospedale San Giovanni di Roma dove era ricoverato per un tumore alla prostata. La signora Broli assicura che quella non fosse «una delle sue tante battute ma l’espressione di un vissuto interiore lontano da Dio».
L'autrice lamenta poi che l'attore osasse non credere nel paradiso e lo bolla ossessivamente come «un ateo moderno» dinnanzi alle sue posizioni critiche su una Chiesa che pare destinata a morire se non rinnoverà le sue posizioni riguardo a temi come l'eutanasia o l'uso dei preservativi. Si dice altresì certa che quelle fossero le «certezze sulle quali ha costruito i suoi tanti film di Fantozzi», film che lei precisa non abbia mai ritenuto divertenti.
Le condanne morali e gli insulti si sprecano anche tra i commenti. C'è chi spergiura che «Fantozzi è solo, triste e jellato perché non sa chi è Dio» o chi scrive che «come tutti gli atei era un uomo profondamente infelice. Forse un requiem recitato ieri da Fra Roberto vale più di tutti gli elogi di questi giorni». C'è poi chi sostiene che il suo lavoro sia stato «glorificato da giornali e TV perché ateo», chi vuole che si preghi per lui e chi non manca di etichettare Fantozzi come «un personaggio molto ripugnante».
Più logorroico è chi pare voler fare un miscuglio dell'intera ideologia integralista nello scrivere: «No! Io no! E con me milioni di Italiani DOC che non si drogano, non imbrogliano, pagano tutte le tasse anche quelle ingiuste, sono solidali, praticano l'esercizio naturale della loro sessualità secondo il sesso biologico, non si ubriacano, provengono da e formano una famiglia, l'unica vera famiglia costituita da padre-madre-figli a cui trasmettono senso di responsabilità, capacità di affrontare le difficoltà, mantenere gli impegni presi, vivono la fedeltà al coniuge e ai figli, istruiscono i figli trasmettendo loro il prezioso bagaglio culturale e umano costruito attraverso millenni e trasmettendolo scevro da ideologie ma secondo onestà intellettuale.. ecc. Capisco che il povero Paolo e gli altri "compagni" non possono capire e apprezzare... ma pazienza. Il nichilismo non fa per me e per milioni di altre Persone. Ormai che non c'è più preghiamo per lui che anche se avrà funerali laici potrebbe aver avuto un ultimo pensiero rivolto a Chi può liberarlo dalla seconda morte».
In virtù di come a queste persone picca andare in giro a raccontare di essere «cristiani», forse sarebbe doveroso ricordare loro cosa disse Gesù riguardo a simili prese di posizione: «Non giudicate, per non essere giudicati; perché col giudizio con cui giudicate sarete giudicati, e con la misura con la quale misurate sarete misurati. Perché osservi la pagliuzza nell'occhio del tuo fratello, mentre non ti accorgi della trave che hai nel tuo occhio? O come potrai dire al tuo fratello: permetti che tolga la pagliuzza dal tuo occhio, mentre nell'occhio tuo c'è la trave?».