Lanciata una petizione online per impedire la censura dei libri a Verona

Sono più di 30 i gruppi, le associazioni e le realtà veronesi che hanno già sottoscritto una petizione atta a contrastare un'iniziativa presente nel programma elettorale del nuovo sindaco della città, Federico Sboarina, in cui si promette la censura di qualunque libro non indichi una presunta supremazia delle famiglie eterosessuali su ogni altro tipo di famiglia.
«La censura è il controllo ideologico esercitato da un’autorità pubblica sui mezzi di informazione, sui libri, sulle opere artistiche e, in generale, sulle iniziative della società civile, al fine di accertare che non contengano elementi ritenuti pericolosi per la morale, ed eventualmente proibirne la diffusione e la realizzazione», osservano i promotori.

Ricordando poi come il parlare di "gender" significhi cavalcare una truffa culturale, la petizione sottolinea che:

“La teoria del gender” o “ideologia gender” sono espressioni inventate dal Vaticano tra gli anni 1990 e gli anni 2000 per dare un nome a tutto ciò che si allontana dalla dottrina della Chiesa cattolica e da una visione “naturale” dei rapporti tra i sessi, della sessualità e della famiglia, e dunque: i movimenti femministi, i movimenti gay, lesbici, bisessuali, transgender e intersex (LGBTI), l'educazione di genere, la lotta contro l'omofobia e la transfobia, il riconoscimento dei diritti delle coppie omosessuali e delle famiglie omogenitoriali.

In risposta alle critiche dell'Associazione Italiana Biblioteche e dell'Associazione Italiana Editori, Federico Sboarina ha ribadito che la sua amministrazione intende promuovere una politica di “difesa della famiglia naturale, composta da una mamma e da un papà”, appoggiato, tra gli altri, da Lorenzo Fontana, eurodeputato della Lega Nord, da Alberto Zelger, già noto per la sua battaglia contro “la teoria del gender”, e il candidato sindaco del Popolo della Famiglia, Filippo Grigolini, sostenuto da Mario Adinolfi e dall'Avv. Gianfranco Amato, che di Verona hanno fatto il loro quartier generale.

Con questo appello cittadino contro la censura a Verona, noi, organizzazioni, associazioni, gruppi, cittadine e cittadini che si riconoscono nei valori democratici dell'autonomia e dell'autodeterminazione, delle pari dignità e delle pari opportunità, dell'antirazzismo, dell'antifascismo, dell'antisessismo e della non-discriminazione nei confronti delle persone e delle famiglie LGBT, lanciamo un monito e un avvertimento al neosindaco di Verona Federico Sboarina.

Ci batteremo fermamente con tutti i mezzi a nostra disposizione contro qualsiasi iniziativa che neghi i diritti di libertà e di uguaglianza riconosciuti dalla Costituzione italiana, dalle convenzioni internazionali, e dalle direttive e risoluzioni europee.
Non permetteremo che tornino i tempi della censura e degli indici dei libri proibiti.


Clicca qui per sottoscrivere la petizione.


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