Maurizio Gasparri si presenta alla corte dei nostalgici missini

Piazza Tuscolo è un gruppo romani di estrema destra che su Facebook si presenta con queste parole: «Il 26 dicembre del 1946 nasceva a Roma il Movimento Sociale Italiano. La nostra sezione fu la prima del M.S.I a Roma, di certo il movimento sociale fu movimento con una storia molto controversa, ma aldilà di tutto, noi oggi nel suo 70° anniversario vogliamo ricordare quei camerati che hanno combattuto per la nostra idea che ancora oggi noi portiamo avanti».
Si dedicano apertamente al rito fascista del "presente" in onore dei camerata del Fuan, celebrano le battaglie di Benito Mussolini e sostengono che il 25 aprile non debba essere festeggiato perché lo reputano un'offesa «contro una parte d'Italia che si era schierata dall'altra parte». Ossia dalla parte di Hitler e di Mussolini.

Date le premesse, lascia un po' perplessi che il 27 giugno scorso a presentarsi per un comizio in onore di Giorgio Almirante sia stato il vicepresidente del Senato della Repubblica. E per quanto possa sembrare incredibile, va ricordato che Maurizio Gasparri è l'uomo che diventerebbe Presidente del Senato se Mattarella dovesse avere un serio impedimento e Piero Grasso fosse chiamato a subentrare temporaneamente alla presidenza della Repubblica. La sola idea che possa gradire la compagna di quattro personaggi che reputano la confitta del nazi-fascismo come una sconfitta della loro parte politica  fa riflettere.

Dal canto suo Piazza Tuscolo risulta anche un punto di riferimento per il comitato omofobo di Gandolfini, così come lo scorso maggio ospitò una conferenza omofoba di Filippo Savarese (portavoce della Manif pour tous Italia e dipendente di Ignacio Arsuaga) e di Alessandro Fiore (portavoce dell'associazione integralista Provita Onlus nonché figlio del leader di Forza Nuova). Il tutto con buona parte per la credibilità quei gruppi che si ostinano a spergiurare di essere apartitici mentre la realtà dei fatti continua ad avvalorare tesi diametralmente opposte.

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