15enne con cittadinanza esclusa dal concorso di canto perché ritenuta «di fatto non italiana»
L'epilogo è sempre lo stesso: non c'è mai un lieto fine quando qualcuno legittima l'odio o tenta di sostenere la supremazia di un gruppo sugli altri. Questa volta a farne le spese è stata una ragazzina di soli 15 anni, nata in Italia da due genitori ghanesi. Alla ragazzina piace cantare e via Facebook aveva chiesto informazioni sull'evento Canta Verona. «Ho la cittadinanza italiana, posso partecipare, no?», ha chiesto la giovane. Ma l'organizzatore l'ha rifiutata: «Non accetto stranieri».
A quel punto la ragazza precisa: «Ho la cittadinanza italiana, posso partecipare, no?». Ma l'organizzazione insiste: «Italiani si nasce, non si diventa e si nasce da genitori italiani… Io la penso così ed è riservato [il concorso] solo a italiani di fatto. Ci sono anche cinesi con cittadinanza italiana ma non sono italiani di fatto».
La ragazza ha pubblicato gli screenshot di quella inaccettabile conversazione e, una volta che la stampa ha rilanciato la notizia, immancabili sono giunte le scuse dell'organizzazione. Anzi, sono anche stati capaci di proporle di cantare dietro compenso. Ma non erano i soldi ciò a cui Dora puntava, solo la possibilità di esibirsi al pari delle sue coetanee.