Il Tribunale di Busto Arsizio sentenzia che l'ufficiale civile non può cancellare il doppio cognome di un'unione civile


Il Tribunale di Busto Arsizio ha sentenziato che l'ufficiale dello stato civile non può cancellare il doppio cognome scelto dalle parti di un'unione civile.
A ricorrere alla giustizia civile è stata una coppia di Legnano che si era unita civilmente nel dicembre del 2016 e, secondo le regole transitorie del periodo, scelse un cognome comune. Quando i "decreti attuativi" abolirono la possibilità per i gay di poter avere un cognome comune al pari degli eterosessuali, l'ufficiale dello stato civile aveva cancellato d'ufficio quel cognome. Un cognome che peraltro era già stato inserito su tutti i documenti.
Assistiti dagli avvocati di Rete Lenford, la coppia si è opposta a tale atto chiedendo al Tribunale di disapplicare il decreto attuativo perché in contrasto con il diritto dell'Unione europea. Ed è con un decreto del 27 luglio 2017 che il Tribunale di Busto Arsizio ha accolto l'istanza ed ha ordinato il ripristino del cognome comune. Decisioni simili erano già state prese dai tribunali di Lecco e di Modena.
Rete Lenford osserva che «il Tribunale di Busto Arsizio ha tutelato la nuova identità sociale che la scelta del cognome comune determina. È la Costituzione (anche in forza del diritto di fonte europea) che impone la tutela dell'identità personale: un dovere che ha ogni magistrato senza necessità che intervenga la Corte costituzionale. Per raggiungere tale obiettivo basta disapplicare le norme del decreto attuativo».
Maria Grazia Sangalli, presidente di Rete Lenford, aggiunge: «Questa nuova vittoria sottolinea una volta ancora la portata simbolica e sociale delle norme a tutela della famiglia. Tutto questo non sarebbe successo se si fosse scelto di aprire in senso egualitario il matrimonio. La scelta di opportunismo politico e la sciatteria del legislatore ricadono sulle spalle dei cittadini che sono costretti a combattere contro lo Stato in Tribunale per vedere tutelati i propri diritti fondamentali».
1 commento