Secondo la propaganda d'odio di Provita Onlus, i gay non farebbero sesso senza assumere mefedrone, ghb e cristalli di anfetamina

Toni Brandi è uno di quei personaggi che vorrebbe reintrodurre dei distinguo fascisti volti ad omologare le persone sulla base dell'appartenenza  gruppo. Dice che lui rappresenterebbe massima espressione della perfezione, un essere supremo che andrebbe glorificato in virtù di quanto gli piacciano le le donne (e gli piacciono così tanto che la sua compagnia di autobus offre tessere che permettono di ottenere sconti sulle prestazioni delle prostitute di Praga).
Ma per sostenere che le sue eiaculazioni debbano conferirgli maggiori diritti civili, sociali ed economici, Brandi affida alla redazione guidata dal figlio del leader di Forza Nuova il compito di creare odio a danno di un intero gruppo sociale, sostenendo che l'orientamento sessuale renda i gay esseri inferiori, malati e drogati. Senza avere remore nel ricorrere ad un abuso del sentimento religioso alla scopo di promuovere una cultura della morte, spergiura anche qualunque gay debba essere ritenuto corresponsabile di ogni gesto o parola pronunciata da chi condivide lo stesso orientamento sessuale (anche se su tale basi, si dovrebbe però chiedere a Brandi di dover rispondere di ogni azione, parola o pensiero sia compiuto da chi condivide la sua stessa passione per le tette).

L'ennesima vergogna è un articolo dal titolo "Gay, orge e chemsex: Qualcosa per il weekend". Con la ferocia tipica della loro propaganda, la redazione dell'organizzazione politica Provita onlus scrive:

James Wharton è noto nella comunità LGBTQIA(…) perché durante i suoi anni trascorsi nell’esercito britannico ha fatto coming out e ha dichiarato a tutti di essere gay. Scrisse in proposito un libro, nel 2014, Out in the Army: My life as a gay soldier.
Da poche settimane è stato pubblicato un altro suo libro, “Something for the weekend”, “Qualcosa per il fine settimana”, che –però– con certezza granitica denuncia: la cultura gay è la cultura del Chemsex.
Il Chemsex, per chi non lo sapesse, è il miscuglio di sesso e droga. Non è certo prerogativa esclusiva dei gay, e non è esclusivamente votato al fine di fare orge (come quelle che avvengono nei “centri culturali” gay, denunciati dalle iene qualche mese fa), ma secondo un attivista gay come Wharton –non secondo noi– l’assunzione di droghe come mefedrone, ghb e cristalli di anfetamina, per fare “di tutto e di più, anche se fa male” è oramai un elemento intrinseco a qualsiasi rapporto gay, anche solo tra due persone.

Tirato in ballo il servizio delle Iene che Adinolfi spergiura sia stato  commissionato da lui ( che peraltro neppure andrebbe  bene a giustificare le tesi del gruppi di estrema destra), si sostiene che le droghe non sarebbero un problema fra gli eterosessuali e che l'eterosessuale non oserebbe mai fare sesso prima del matrimonio. Forse è un caso se vicino alla loro promozione dell'odio ci sia quel Salvini che ha collezionato figli avuti fuori dal matrimonio o quel Berlusconi che chiedeva all'assessore regionale di fare la lap dance vestita da suora...

Citano come "autorevolissima" fonte la propaganda omofoba di Rodolfo De Mattei (in quel gioco di specchi con cui un piccolo gruppo di integralisti ama avvalorare le proprie tesi dandosi ragione a vicenda), sentenziano:

L‘Osservatorio Gender ci spiega che «il racconto di Wharton dei suoi squallidi e sfrenati fine settimana a base di sesso e droga, in giro per appartamenti casuali ed anonimi, alla disperata ricerca d’intimità, hanno suscitato le reazioni della comunità LGBTQIA(…) del Regno Unito (la Gaystapo odia profondamente il “fuoco amico”) ». Ma Warthon ha ribadito con fermezza la verità che ha denunciato.“Con gli smartphones, puoi fare tutto comodamente del tuo divano: ordinare le droghe e trovare partner sessuali con cui condividerle”.

Sarà, ma di applicazioni che permettono incontri tra etero è pieno il mondo e di etero che usano droghe per far sesso ce ne sono ancor di più. Ma la propaganda di Brandi è da sempre concentrata sul tentativo di generalizzare i fatti a danno di un intero gruppo sociale. Ogni giorno lui racconta ai suoi proseliti quanto i gay siano brutti e cattivi, altrimenti come potrebbe chiedere soldi in cambio della sua legittimazione di ogni più perversa e mefistofelica forma di odio?


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