Arcivescovo australiano paragona l'amore tra due uomini all'incesto


La Chiesa Cattolica è fortemente impegnata nella campagna australiana contro il matrimonio egualitario, arrivando a macchiarsi di dichiarazioni sempre più inaccettabili. Tra queste le parole pronunciate dall'arcivescovo di Brisbane, Mark Coleridge, il quale si dice fermamente convinto che le coppie dello stesso sesso non possano sperimentare lo stesso amore delle coppie eterosessuali.
Dai microfoni di ABC News, l'arcivescovo ha raccontato come lui sia fermamente e strenuamente convinto che l'amore di due gay sia «più simile a quello di due amici» dato che l'amore esisterebbe solo in presenza di una penetrazione vaginale. Il tutto, ovviamente, al fine di sostenere che sia fondamentale impedire che le famiglie gay possano avere pari dignità di quelle eterosessuali.
Poi, in un crescendo di violenza verbale, il religioso ha aggiunto: «I genitori non possono sposare i loro figli, i bambini non possono sposare i loro genitori. I fratelli non possono sposarsi tra di loro. Le persone minorenni sono esclude dal matrimonio e anche le persone dello stesso sesso».
Una volta paragonato l'amore di due uomini all'incesto, Coleridge ha anche affermato: «Sono interessato a fare chiarezza sul linguaggio e credo che non basta dire che "l'amore è amore". C'è solo una forma d'amore e il matrimonio è solo tra un uomo e una donna, presumibilmente per tutta la vita e presumibilmente aperto ai bambini». Ma nel caso di Gandolfini, la cui unione con una donna non è aperta alla procreazione per sua stessa ammissione, guardacaso la Chiesa dice che il matrimonio va bene lo stesso dato che c'è un pene che penetra una vagina. Tutto ciò ci porta a constatare che chi sta usando il linguaggio per cercare scuse creative alla discriminazione è proprio chi pare incapace di ammettere che ad ossessionarli è solo ed unicamente l'atto sessuale in sé, spesso temendo che l'assenza di un maschio che possiede la femmina possa far minacciare quel sessismo e quel maschilismo che da sempre spopolano in una Chiesa in cui alle donne è sempre stata negata ogni forma di pari dignità.
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