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Il rugby contro l'omofobia

Una mattinata di sport è stata l'occasione per chiedere che lo sport italiano, come avviene già in molte nazioni, dica apertamente no all’omofobia. È al Parco Forlanini di Milano che Libera Rugby Club, la prima squadra di rugby inclusiva d’Italia già protagonista del famoso bacio tra rugbisti finito in copertina su Sportweek nel 2015, ha incontrato in una partita non regolamentare di rugby a 7 una selezione di ex Nazionali tra cui: Luca Martin, Marcello Cuttitta, Massimo Giovanelli. A dirigere la partita è stata la giovane arbitra Maria Beatrice Benvenuti, rafforzando il tema dello sport come strumento per il superamento di tutte le differenze.
Prima dell’incontro, i partecipanti si sono esibiti in un’ironica haka anti-omofobia che sul finale ha coinvolgo anche i grandi campioni della squadra avversaria.
Il culmine della giornata è stato l’appello in diretta Facebook di Nicolò Zito, attuale presidente, e Andrea Carega, ex presidente di Libera, alle Federazioni, al Coni e al Ministro dello Sport, per chiedere l’inserimento nello Statuto di tutti gli sport italiani del divieto di discriminazione secondo l’orientamento sessuale. Un divieto che nel 2015 è stato introdotto nello statuto del CONI ma che a tutt’oggi manca in quello delle Federazioni dei vari sport. Una richiesta sostenuta da tutti i partecipanti facendosi un selfie con i paradenti arcobaleno.

«In Italia le federazioni sportive prevedono il divieto di discriminare gli atleti per la loro razza, religione e orientamento politico ma non per il loro orientamento sessuale -ha dichiarato Andrea Carega- Chiediamo quindi alle federazioni, al Coni e al Ministero dello Sport di inserire insieme agli altri anche il divieto di discriminazione secondo l’orientamento sessuale. Siamo certi che sia già nelle intenzioni, basta un piccolo sforzo. Aiutateci a raggiungere la meta di uno sport più inclusivo per tutti»

L’appello ha inaugurato ufficialmente la campagna “Mostra i denti contro l’omofobia”: tutti i giocatori si sono scattati dei selfie con il paradenti arcobaleno simbolo della campagna, postati sui social con l’hashtag #SmileAndFight. Insieme a loro hanno già aderito tanti campioni, come: Marco Parolo, calciatore della S.S. Lazio e della Nazionale, e Luca Mora, Capitano della S.P.A.L. 2013, Alessandro Lucarelli, capitano del Parma Calcio 1913; le stelle del nuoto Filippo Magnini, Massimiliano Rosolino, Simona Quadarella e Luca Marin; Giusy Versace, la campionessa paralimpica vincitrice di “Ballando con le stelle”; Paolo Pizzo, Campione mondiale di scherma, la ginnasta Angelica Savrayuk, Andrea Giani, ex pallavolista e allenatore della Nazionale tedesca, i pallavolisti Riccardo Sbertoli e Klemen Cebulj, e Adriano Malori, ciclista, medaglia d’Argento nella cronometro ai mondiali del 2015; il rugbista Tito Tebaldi, Gianluca Mandras, già campione italiano dei pesi massimi, Mike Maric, campione del mondo di apnea. Inoltre dal sito www.smileandfight.it chiunque può accedere al frame di Facebook che consente di scattarsi il “selfie-arcobaleno” da postare con l’hashtag #SmileAndFight per apparire sul wall digitale del sito.
A conclusione dell'evento si è tenuto uno speciale “Terzo tempo” con pasta al sugo per tutti offerta dal jersey sponsor di Libera, Althea, brand da sempre schierato a favore dei diritti della comunità Lgbt.

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