La politica dell'odio. Salvini promette che lui toglierà i diritti costituzionali riconosciuti a chi fugge dalle guerre
L'ideologia di Matteo Salvini appare sempre più una minaccia per il Paese. Siamo dinnanzi ad un estremista di destra che basa la sua intera propaganda sul sostenere che i suoi elettori potranno arricchirsi se lui gli permetteranno di far stare male il prossimo. Insomma, se ammazzi la vicina di casa potrai impossessarti della sua casa ed ampliare il tuo appartamento. Se getti un passate sotto il tram ci sarà un posto di lavoro in più per i tuoi parenti. Se neghi diritti agli altri ci saranno più risorse per quelli che diverranno privilegi a te riservati.
Come ogni partito populista, la propaganda si basa sul cambiare il senso delle parole al fine di infondere paura. I gay diventano persone che minacciamo la famiglia di chi è eterosessuale. Gli stranieri diventano clandestini. Gli islamici vanno bollati come terroristi... insomma, se si nega l'essenza delle cose, si potrà sostenere qualunque cosa contro chiunque. Ed è così che il politico che non si presentò alla votazione per gli aiuti ai terremotati dato che doveva farsi vedere in tv, su Twitter rilancia una notizia presa dal quotidiano di Belpietro dal titolo: "Lo Stato fa un buco per da 40milioni per pagare l'avvocato ai clandestini". Ed sempre il tizio che è accusato di essersi impossessato di due milioni di euro a danno dei cittadini a commentare: «Purtroppo non è Scherzi a parte... Non vedo l'ora di liberare questo Paese dal governo anti-italiano del Pd!»
Tralasciando l'arroganza di chi sostiene che diventerà il padrone dell'Italia e che potrà farà ciò che vuole contro interi gruppi sociali (italiani compresi, dato che la sua offensiva non risparmia neppure gay, oppositori politici, meridionali e donne), va osservata quanta falsità ci sia nel fatto che viene strumentalizzato per accrescere odio contro quella gente che Slavini vorrebbe morisse lontano da casa sua.
Nelle righe piccole, il quotidiano scrive: «Sono 118.000 i sedicenti profughi a cui non è stato riconosciuto lo status. Ora fanno ricorso e il conto lo saldano i contribuenti». Tanto basta per comprendere che sia inaccettabile etichettare come «clandestini» chi si è presentato in un tribunale a richiedere l'asilo politico, così come emerge la drammatica teoria che porta Salvini e Belpietro a ritenere di sentirsi parte di una razza superiore. Per loro gli stranieri sono solo persone che devono morirsene a casa loro dopo che l'Occidente ha depredato le loro terre e si diverte a fomentare guerre. E se tutto ciò non bastasse, a chi spera in un futuro migliore per i propri figli, lui vorrebbe negare anche i più basilari diritti umani garantiti dalla nostra Costituzione. Una Costituzione che in più occasioni la Lega di Salvini ha dimostrato di non gradire, forse perché non riconosce alcuna presunta supremazia padana o perché le donne non vengono rappresentate come bambole gonfiabili così come avviene usi palchi dei loro convegni.
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