L'ex giudice anti-gay conquista le primarie del Partito Repubblicano
Pur rappresentando una sconfitta per l'omofobo Donald Trump, la vittoria dell'ex giudice Roy Moore alle primarie del Partito Repubblicano non è certo una buona notizia per la comunità lgbt. Considerato troppo estremista persino dallo stesso Trump, Moore venne sospeso dal suo incarico presso la Corte Suprema dell'Alabama dopo il suo essersi rifiutato di rispettare la sentenza sul matrimonio egualitario. Una presa di posizione che lui sostiene sia una volontà di Dio. ma che trova spiegazioni assai più terrene dinanzi ad un integralista che si lanciò nell'asserire che «ogni tipo di condotta omosessuale dovrebbe essere messa fuori legge».
Prosegue dunque la virata a destra degli Stati Uniti, con l'avanzata di personaggi sempre più radicali e pronti a presentarsi come giustizieri che toglieranno diritti a chiunque non si uniformi alla loro volontà.