Cacciato di casa perché gay, il giudice riconosce l'assegno ma non si esprime sul divieto di vedere la sorella
La storia di Francesco e Giuseppe fece molto clamore. Il giovane venne abbandonato dalla famiglia perché gay e quindi ritenuto sgradito dai genitori.
Il caso finì in tribunale, ma la sentenza emessa ora dal giudice Valentina Ferrara del Tribunale di Napoli Nord non sembra pienamente soddisfacente. Se è pur vero che gli è stato garantito un assegno di mantenimento che dovrà essere pagato dalla madre, il giudice non si è espressa sulla richiesta di Francesco di poter vedere la sorella minore. Infatti, oltre a gettarlo fuori casa, la madre gli impedisce di poterla vedere perché sostiene che un figlio gay non sia educativo per la ragazzina. Quanto basta per stupirsi se i servizi sociali non si siano attivati per capire che cosa potrebbe fare a sua figlia una madre capace di buttare fuori casa l'altro figlio solo in virtù del suo orientamento sessuale, ma davvero inconcepibile è come il giudice non abbia ritenuto di dover far cessare all'istante la sua sceneggiata omofoba della donna.
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