L'integralismo anti-gay risfodera l'antisemitismo
Dinnanzi a certi deliri ci sarebbe anche da ridere se non fosse che dietro c'è il tentativo di promuovere cieco odio conto interi gruppi sociali. Ne è un esempio l'articolo intitolato "I poteri forti dietro l'omosessualizzazione della società" che è stato pubblicato nel dal sito Antimassoneria a firma di tale Floriana Castro. Cercando di sostenere che l'omosessualità debba essere vista come una sorta di "malattia" e che i gay debbano essere colpevolizzati perché non si "curano" come vorrebbe Luca Di Tolve e quell'Adinolfi che di Nicolosi ha fatto un martire, scrivono:
Gay si nasce, o si diventa? Qualcuno obietterà che l'omosessualità è vecchia quanto il mondo. Ma nessuno può obiettare su quanto siano cresciuti i casi di rapporti omosessuali negli ultimi anni dopo la massiccia propaganda di media e di ”missionari” dell'omosessualità basti pensare alla cantante Madonna, Sharon Stone, e moltissime altre star e divi di Hollywood che pubblicizzano la pratica omosessuale. A tanti ragazzi introversi con difficoltà a socializzare viene consigliato di provare il rapporto omosessule perché -secondo loro- la causa dei propri problemi potrebbe celarsi dietro una omosessualità repressa (!)
In realtà il numero di coloro che sono cresciuti dalla prima infanzia (non dalla nascita) con la tendenza all'omosessualità è un numero piuttosto esiguo, le parole d'ordine del giorno d'oggi sono: sperimentare a tutti i costi, piacere, godere, trasgredire.
Tale ragionamento potrebbe reggere solo se questa gente sostenesse pubblicamente che per loro è del tutto indifferente stare con una donna o con un uomo, e che avrebbero optato per la prima opzione esclusivamente perché Adinolfi avrebbe detto loro che essere gay è sbagliato. Se così non fosse, non si spiegherebbe in che modo alcuni bambini dovrebbero modificare il proprio orientamento sessuale solo perché nessuno perseguita i gay.
Stupidi noi a ritenere che l'orientamento sessuale si percepisca chiaramente e che sia del tutto normale che dinnanzi ad un minore rischio di violenze diminuisca anche il numero di persone costrette a nascondersi. Pare dunque azzardata anche l'asserzione che riguarderebbe un inesistente aumento dei gay.
Poi, forse incapaci di comprendere che vi sia una differenza tra l'essere eterosessuale o il doversi nascondere per paura di uno stigma sociale, il gruppo omofobo afferma pure che il loro concetto di famiglia "da difendere" si baserebbe su un uomo che sta con una donna che non ama solo perché ha paura di essere perseguitato da chi non accetta la diversità. Raccontano così che:
La stragrande maggioranza di persone che si considerano ”omosessuali” hanno anche rapporti con persone del sesso opposto. Oscar Wilde ne fu un esempio; sposatosi con una donna, Constance Mary Lloyd, dopo aver avuto due figli si diede alla pratica più sfrenata della sodomia - nonostante non avesse mai smesso di amare sua moglie.
Confuso il voler bene con l'amore ed utilizzato un esempio storico decontestualizzato dalla sua epoca come "prova" di teorie riferite alla società odirna, l'articolo prova a sostenere che l'omosessualità debba essere ritenuta innaturale:
Forse, il mito più pericoloso diffuso ai nostri giorni dal Movimento per i Diritti degli Omosessuali è che la scienza moderna avrebbe provato che l'omosessualità sarebbe innata e immutabile. Ovvero, che gli omosessuali sarebbero nati gay, esattamente come si può nascere con gli occhi neri o azzurri. La conseguenza, chiaramente, è che se si nasce così, l'omosessualità non può essere considerata immorale o innaturale; l'omosessuale starebbe unicamente seguendo i suoi geni.
Se pare curioso che si prenda in esame solo una delle tanti teorie sull'origine dell'omosessualità, l'articolo si affretta a citare quel John William Money citato ossessivamente anche da Gianfranco Amato in virtù di alcune sue ipotesi che si rivelarono false. Il tentativo parrebbe quello di tentare di sostenere che una sola ipotesi sbagliata debba invalidare l'intera ricerca, un pò come se dovessimo rinunciare a tentare di cercare una cura per i tumori al primo errore di un qualunque ricercatore.
L'articolo arriva poi a giurare che «alle cause poste alla radice dell'omosessualità siano psicologiche, e non biologiche» e che chi lo sostiene «a differenza dei loro colleghi di opinione contraria, non vengono quasi mai citate dai media. Si tratta forse di una deviazione a favore degli omosessuali operata dai mezzi di comunicazione? Inoltre, essi non vengono mai virtualmente ammessi dalla comunità omosessuale, perché la maggior parte dei gay vuole credere che è nata già così, senza alcuna alternativa». Il tutto per affermare:
In ogni caso, molti dei più noti e rispettati ricercatori e terapeuti del mondo negano che l'omosessualità sia determinata da fattori biologici. Non esiste un “gene gay” e non esiste nessuna prova a sostegno dell'idea che l'omosessualità sia genetica o immutabile.
Il dottor Joseph Nicolosi spiega: ”Il cambiamento è davvero possibile. Noi vediamo sempre più individui che vogliono farsi avanti pubblicamente e dare la loro testimonianza».
Insomma, quei «molti dei più noti e rispettati ricercatori» non sarebbero altro che il solito Nicolosi, l'unico ad aver continuato a difendere le sue screditatissime teorie sulla "cura dell'omosessualità". E stranamente pare si scordino di osservare come quell'uomo abbia sulla coscienza ha numerosi adolescenti spinti al suicidio dal suo "metodo" basato sull'inculcare sensi di colpa nelle vittime.
A riprova di come sarebbe "provato" che Nicolosi poteva "curare" i gay, l'articolo cita delle brochure del Narth e del Gruppo Lot, forse ignorando che si tratta dell'organizzazione di Nicolosi e di quel gruppo di Luca Di Tolve che si rifà proprio alle screditate teorie di Nicolosi.
Sostenuto che una teoria sia vera se confermata dal business di chi l'ha formulata, aggiungono:
Per trent'anni, come un disco rotto, i difensori dell'omosessualità hanno dichiarato che l'attrazione tra persone dello stesso sesso è di origine biologica. Ai nostri giorni, molte persone in America accettano questa asserzione senza batter ciglio. Alla fine, una bugia ripetuta ad alta voce e per lungo tempo verrà accettata da alcuni come la verità. Oltre a ciò, i media sono stati complici nel tentativo di alterare la percezione del grande pubblico a riguardo dell'omosessualità.
In quel clima in cui i loro «tanti» scienziati sono sempre quei soliti due nomi, non manca un lungo passaggio dedicato alla beatificazione di Luca Di Tolve. Peccato raccontino un sacco di falsità. Ad esempio dicono:
Di Tolve non è un tizio qualunque. Nel 1990, fu uno dei primi a essere eletto Mister Gay nella discoteca Nuova Idea International di via De Castillia, il locale più trasgressivo di Milano, che ancor oggi offre «ragazzi tanti e boni» e «le migliori cubiste trans».È stato per due anni nel direttivo dell'Arcigay milanese. Era diventato l'impresario turistico di riferimento dell'associazione. Organizzava crociere e vacanze per gay pubblicizzate su Adam e Babilonia, i due periodici trendy della comunità omosessuale. Nel 1996 aveva addirittura organizzato, d'intesa con le Ferrovie dello Stato, un treno speciale che avrebbe dovuto portare militanti da tutta Italia al Gay Pride di Napoli, anche se poi il convoglio rimase fermo sui binari perché l'Arcigay partenopea negò la sponsorizzazione concessa invece dall'Arcigay milanese.
In realtà la discoteca citata è stata rasa al suolo da Formigoni, il quale fece capire di non volere gay vicino al nuovo palazzo della "sua" Regione. Il titolo che gli si attribuisce non è certo quello del prestigioso concorso nazionale (nato anni dopo) e viene omesso che Di Tolve cercò denaro facile prostituendosi. Non si racconta neppure che nel suo libro racconta tranquillamente di aver intenzionalmente cercato di infettare altre persone non appena scoperto di aver contratto l'Hiv a causa delle sue scelte di vita (un'ovvietà da lui mai accettata, ancor più dato che ancor oggi sostiene che le sue scelte sarebbero state colpa degli altri gay e di sua madre).
Cercando di sostenere che a decidere la scienza debba essere un tizio che basa il suo intero fatturato familiare sulla vendita delle screditate teorie di Nicolosi, scrivono:
Oggi sposato con Teresa e padre felice -in un'intervista rilasciata al giornalista Stefano Lorenzetto, racconta la sua rinascita, la contrazione del virus HIV e la sua conversione alla fede cattolica. Alla domanda su come la veda riguardo al fatto che i sostenitori della pratica omosessuale rispondano che i casi di omosessualità siano pure rintracciabili nel genere animale egli risponde con fermezza: ”Non esiste alcuna prova scientifica che un individuo nasca omosessuale. Inoltre, penso che le persone possano considerarsi un gradino più su delle pecore, o no? Gli animali seguono l'istinto, gli uomini la ragione [...] Il disagio lacerante era dentro di me, non fuori di me. Ero un gay convintissimo, effeminato, e oggi sono un'altra persona”.
In realtà effeminato lo è ancora, semplicemente fa soldi vendendo pregiudizi e si gode un figlio che sostiene debba essere negato alle coppie che decidono di stare insieme alla persona che amano e non a quella ch potrebbero ingravidare. Grave è anche l'ossessivo tentativo di sostenere che essere i gay significherebbe non poter essere cristiani (anche se basterebbe leggere l'articolo peer comprendere che l'autore avrebbe bisogno di una qualche ripetizione di cristianesimo).
La disinformazione prosegue con l'articolo che cita come conferma "scientifica" il fatto che la casalinga svizzera Alida Vismara abbia aperto un sito in cui traduce le fantomatiche esperienze da ex-gay scritte da quel Narth che cercava di vendere "cure" dell'omosessualità. Ma non solo. Si arriva a citare pure Hitler ed una serie di frasi decontestualizzata dal contesto e dall'epoca, per asserire:
Alcuni attivisti omosessuali vorrebbero il controllo sulle scuole pubbliche per poter insegnare che le normali relazioni sessuali uomo -donna sono sbagliate! [...] I movimenti omosessuali sono stati fondati e diretti tutti da ebrei: l'ebreo Magnus Hirscheld fondatore del movimento europeo di liberazione dei movimento omosessuale, l'ebreo Aldo Mieli che portò il movimento omosessuale in Italia; il transessuale ebreo
Mario Mieli che fu esponente di spicco del movimento omosessuale italiano, l'ebrea Marta Levi che ha patrocinato diversi gaypride ed è in prima linea nella diffusione della pratica omosessuale in Italia. I rabbini incoraggiano i loro ragazzi a sposare donne, ma, attenzione: donne ebree. Il modello gay viene in realtà proposto soltanto ai goym (i non ebrei) con pressioni non indifferenti, affinché la cultura omosessualista venga insegnata nelle scuole pubbliche ai ragazzini goym, mentre i giudei preferiscono mandare i loro eredi nelle scuole private.
Mediante la diffusione del vizio generalizzato derivante dalla convinzione che più la nostra società diventa putrescente, prima sarà possibile scalzare dalle fondamenta il cristianesimo ed edificare la nuova umanità, rendendo l'individuo sempre più solo, sempre più omologato ed omologabile e molto più manipolabile. Distruzione della famiglia, pansessualizzazione della società: le fondamenta del Nuovo Ordine Mondiale.
Questi sono i fondamentalisti che vengono lasciati liberi di agire e di organizzarsi, con un numero sempre maggiore di gruppi sociali che risultano a rischio per colpa di un odio che pare infinito. In fondo, una volta che è è aperto il vaso di Pandora e si è ammesso che una caratteristica naturale possa essere sfruttata per togliere diritti ad un intero gruppo di persone, è poi difficile sperare che non si cerchi qualcun altro da perseguitare a vantaggio della proprie convenienza politica e sociale. Esattamente come avvenne ai tempi del Terzo Reich.
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