Riccardo Cascioli tona contro Renzi: le chiese devono restare riservate alla propaganda politica omofoba

Secondo Riccardo Cascioli, chiunque promuova tolleranza ed accoglienza sarebbe da intendersi come una minaccia al suo cristianesimo, ossia ad una corrente ideologica alternativa al messaggio di Gesù in cui Dio un diventa mero pretesto alla violenza e all'odio. Nella pagine del suo sito, rigorosamente adornate con santini ed effigi sacre, pare esserci spazio solo per chi sostiene che è per compiacere l'odio di Dio che Cascioli ha il il pieno diritto di andare nelle scuole cattoliche a raccontare ai genitori che non devono assolutamente accettare eventuali figli gay, magari facendosi accompagnare da quel Luca Di Tolve che vive e fattura sulla vendita di screditatissime teorie che rischiano di condurre al suicidio le sue vittime, ossia persone che hanno difficoltà ad accettarli e sulle quali lui cerca di alimentare sensi di colpa quasi non bastassero quelli già inflitti da famiglie che non li hanno mai accettati.
Ovviamente racconta anche che l'accoglienza è un errore e che sia fondamentale "difendere" il cristianesimo attraverso leggi che neghino pari dignità a chi nasce in Italia da genitori che hanno maggiori probabilità di avere una religione diversa dalla sua. insomma, siamo alla negazione del messaggio di Dio.

Capita così che la Nuova Bussola Quotidiana a pubblicare un articolo intitolato "Renzi in chiesa, choc. Ma la profanazione era già iniziata". E se sinceramente ci sarebbe da domandarsi da quale pulpito arrivi la predica, interessante è come Cascioli non si sia mai lamentato quando i crocefissi venivano abbattutoti per far spazio sugli altari ai simboli dei Giuristi per la vita o ai comizi politici anti-gay del suo collega Amato. Non ha mai detto nulla mentre Mario Adinolfi sedeva dietro agli altari a raccontare di quanto si ritenesse superiore agli altri, così come pareva gradire quelle chiese che hanno offerto il proprio pulpito ad un Di Tolve che cercava di scioccare i presenti raccontando davanti a suo figlio di come lui si facesse scopare da chiunque incontrasse dentro una dark room.

Il sito di Cascioli, da tempo impegnato nell'utilizzo della religione come pretesto alla promozione della destra neofascista, arriva persino a scrivere:

Inutile, ma lo facciamo, ribadire che la Chiesa è molto rigorosa proprio sull’utilizzo delle chiese come luoghi alieni al culto: praticamente il sacrilegio è sempre dietro l’angolo, e se ci sono delle buone intenzioni queste non sono una scusante. Quindi la profanazione è avvenuta quando Diocesi e parrocchia hanno concesso il tempio al governatore Vincenzo De Luca, il quale, per tirare la volata al suo segretario Pd non credeva ai suoi occhi: far parlare Renzi dall’ambone come un prete, di fianco all’immagine del Gesù Misericordioso! “E quando mi ricapita” avrà pensato. A studiarla non sarebbe venuta così bene, anche perché le foto sono proprio d’impatto: mancavano solo i chierichetti e la santificazione del rottamatore era fatta.

In che modo la propaganda politica di Adinolfi e Amato possa essere ritenuta «motivo di culto» non ci viene spiegato, ma facile è pensare che l'integralismo cattolico ami avere due pesi e due misure in modo da poter attaccare ogni dissenso con un costante abuso nel nome di Dio. E pensare che nei Dieci Comandamenti era contenuta una chiara condanna a chi pronuncia il nome di Dio invano... e questo mentre Cascioli tace quando Gianfranco Amato annuncia che sfrutterà la catechesi di eventi religiosi di massa per promuovere disinformazione a vantaggio del suo partito.


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