Sfruttando l'odio anti.gay, il circolo forzanovista Christues Rex vuole la testa di Papa Francesco


Tante sono state le parrocchie che hanno ospitato i comizi d'odio dell'integralismo cattolico, spesso ammaliati da fondamentalisti alla Adinolfi che giustificavano ogni forma d'odio nel nome di Dio. Ora questa gente si starà rendendo conto del contributo che hanno colpevolmente offerto ad estremisti che usano l'odio anti-gay come un grimaldello utile solo a promuovere l'estrema destra e quell'ortodossia russa in cui i preti benedicono il fosforo bianco che brucerà vivi i bambini islamici per il piacere dello zar.
A chiedere uno scisma della Chiesa è il gruppo forzanovista Christus Rex, già attivo da tempi nel pubblicare articoli contro il pontefice e contro qualunque apertura del cristianesimo alla società, quasi intendesse difendere chi sostiene che la Terra sia piatta. Questa volta scrivono:

Francesco, il Papa «nero», resterà negli annali della storia come il Pontefice che ha «smantellato» la famiglia tradizionale e che ha protetto la rivoluzione antropologica e sociale in corso, invece di combatterla dall’alto della cattedra pontificia; perseverando nell’auspicio nato nel Vaticano II di istituire una nuova Chiesa in dialogo sempre più stretto col mondo. E il fatto che questo mondo abbia gettato a mare i valori tradizionali per imporre dei nuovi costumi anti-naturali, non è un problema importante, al contrario!

Ricorrendo all'odio contro gay quale giustificazione ad ogni pretesa ideologica del gruppo, aggiungono:

Con una lettera apostolica in forma di motu proprio, intitolata Summa familiae cura, Papa Francesco mira «ad essere in dialogo col mondo», ha spiegato alla stampa Mons. Paglia questo martedì 19 settembre.
Battezzato Pontificio Istituto Teologico Giovanni Paolo II per le Scienze del Matrimonio e della Famiglia, questo nuovo organismo vaticanesco ha chiaramente lo scopo di mettere in pratica la riforma sacramentale prevista da Amoris laetitia nei confronti dei divorziati risposati civilmente e di altre coppie in rottura con la cattolicità; e di consacrare i nuovi modelli «familiari» elaborati dagli attivisti arcobaleno.

L'odio contro i gay diviene così un odio contro il Vaticano, compiuto da gente che agita icone sacre, crocefissi e rosari come giustificazione all'omofobia, al razzismo e all'antisemitismo:

In poche parole, Papa Francesco aderisce all’attuale rivoluzione antropologia che ignora ogni legge naturale e divina in materia familiare e sessuale. Dopo aver relativizzato la Verità, la Roma post-conciliare relativizza la morale divina e si fa apostolo della corruzione dei costumi, più grave della trasformazione artificiale dell’essere umano, con la scusa di rispondere «pienamente alle odierne esigenze della missione pastorale della Chiesa».

Il gruppo, che per anni si è nutrito della propaganda d'odio condotta del divorziato Adinolfi del divorziato Salvini, spiega che loro ambiscano ad una Chiesa che neghi diritti di vita ai divorziati, ai gay o a chiunque non pensi che la famiglia debba basarsi un un maschio che domina una femmina sottomessa alla Miriano. Concludono asserendo:

Se si coglie il messaggio in tutta la sua fredda logica, la famiglia di cui il Papa argentino si ritiene guardiano e guida non è la piccola società fondata naturalmente su un padre e una madre, ed elevata all’ordine della grazia col matrimonio sacramentale, col quale la si definisce cristiana, ma ogni genere di unione con o senza figli: monoparentale, omoparentale, dei divorziati risposati, transessuale, sintetica, chimica, artificiale, ecc. E secondo lui, ognuna di queste «unioni» sarebbe una «famiglia» con un ruolo da svolgere nella Chiesa e nella società.
Considerando come «famiglie» pienamente riconosciute le nuove strutture sociologiche derivate dalla rivoluzione sessuale e culturale scatenata dalle lobby Lgbt e transumaniste, alle quali per di più riconosce che sarebbero essenziali per la vita ecclesiale e sociale, Jorge Mario Bergoglio si fa aedo del progressismo più acceso e della demolizione nichilista dell’uomo e della società.
Chiaramente, non possiamo più accettare come un fatto irreversibile il disordine socio-antropologico postmoderno che distrugge consapevolmente tutti i parametri naturali dell’uomo e impone un nuovo ordine sessuale mondiale che tratta i figli come mercanzia; né partecipare alla messa a morte della famiglia tradizionale attuata così … magistralmente!
5 commenti