Adinolfi si proclama «movimento identitario cattolico» in un uso dei termini tipico dei movimenti neonazisti europei
In Europa sono i gruppi neofascisti o neonazisti a definirsi «movimenti identrari». Si va da quella Generazione Identitaria che mise in piedi l'operazione C-Star allo scopo di ostacolare le operazioni di salvataggio delle Ong nel Mediterraneo sino alla marcia di xenofobi, omobobi e supremastisti bianchi tenutasi a Varsavia alla presenza di Roberto Fiore.
Si tratta di gruppi fortemente ideologizzati che cercano proseliti fra quei minori che possono mostrarsi più plasmabili all'estremismo. Se Generazione Identitaria cercava reclute minorenni facendo volantinaggio davanti ai licei, Forza Nuova è attualmente sotto indagine della Procura per le modalità con sui strappava dei ragazzi alle loro famiglie al fine di trasformarli in miliziani pronti a tutto.
Date le premesse, fa rabbrividire come Mario Adinolfi si proclami «il movimento identitario cattolico» in un'intervista rilasciata all'Arena.
Solamente nel 2012 Adinolfi cercava una poltrona girando l'Italia in camper con l'obiettivo di promuovere la candidatura di Matteo Renzi alle primarie, oggi cerca consensi nell'estrema destra proclamandosi anti-renziano contrario ad ogni sua politica. Naturalmente pare difficile trovare un po' di coerenza in quel fondamentalista che oggi basa il suo fatturato sulla promozione dell'odio contro le unioni civili anche se solamente cinque anni fa diceva di volere il matrimonio egualitario per le coppie gay, ma di fatto pare abbia perlomeno smesso di far finta di essere "di sinistra" per parlare apertamente di come veda in Fratelli d'Italia e Forza Italia i suoi principali competitors.
Eppure nessuno di quei due partiti, indipendentemente dalla loro politica, parrebbe disposto a definirsi «identrario» con il rischio di finire accomunati a Forza Nuova o Casa Pound. Tanto basta per domandarsi se Adinolfi non voglia ambire a posizionarsi alla loro destra, magari consapevole di come la stampa integralista si stia già occupandosi di sdoganare e benedire nel nome di Dio le varie formazioni neofasciste formatesi in Europa. Chissà non coglia cercare la sua nicchia proponendosi come l'uomo più razzista della Lega, più xenofobo di Forza Nuova e più omofobo di Casa Pund.
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