Benedetta Frigerio attacca Disney e Netflix: fanno sentire in colpa chi ostenta un «naturale orrore» per i gay
La propaganda d'odio orchestrata dall'integralista Riccardo Cascioli è perloppiù basata sulla creazione di paure e isterie contro interi gruppi sociali, al pari di come fece Hitler per giustificare quell'ondata di puro odio che rese possibile la creazione dei campi di sterminio nazista.
Ripetendo ossessivamente che i gay sono tutti brutti, cattivi e che minaccerebbero i bambini con la loro assurda pretesa di non essere ritenuti inferiori ed immeritevoli di diritti civili, è la solita fondamentalista Benedetta Frigerio a firmare un articolo dal titolo "Assalto Lgbt all'infanzia arruolati Disney e Netflix" che viene proposto all'interno della rubrica "Cartoni gay oriented" sulle pagine de La Nuova Bussola Quotidiana.
L'ex redattrice di Tempi (nonché fondatrice delle Sentinelle in piedi) si scaglia con un'inaudita ferocia contro una serie a cartoni animati della Disney, raccontando ai suoi proseliti che:
Star Butterfly, una principessa bionda che deve ancora imparare ad usare i suoi poteri, è la leader delle principesse ribelli. Chi cerca di arginare la loro ribellione è miss Heinous, ovviamente dipinta come una perfida dittatrice del riformatorio per principesse ribelli. Sono alcuni dei personaggi della serie di cartoni animanti "Marco e Star contro le forze del male" ("Star vs. the Forces of Evil"), in onda su Disney Channel.
Se la serie aveva già fatto clamore per aver rappresentato una scena di baci fra personaggi dello stesso sesso, ora è la volta di una principessa, Turdina, che si rivela invece essere un maschio. Proprio mentre lo sta per rivelare alle principesse ribelli, arriva sulla scena miss Heinous a svelare a tutti che Turdina è in realtà un maschio e urlando: “Guardate dove vi porta tutta questa libertà…quello che pensavate un eroe vi ha mentito. Perciò avete bisogno di me”. Ma fra le principesse si solleva una voce: “Cosa importa se è un maschio, nulla di quello che ci ha detto era sbagliato”. E un’altra: “Lui può essere una principessa se lo vuole”. Infine: “Turdina è uno stato mentale”. Poi, al grido di “forza ragazze” tutte le bambine inseguono la cattiva direttrice del riformatorio cacciandola via.
Se il suo parlare di «baci fra personaggi dello stesso sesso» fa riferimento ad una semplice scena in cui alcune coppie si baciavano e fra loro ve n'era anche una formata da due persone dello stesso sesso, la morbosa descrizione dell'episodio fornita dalla Frigerio parrebbe voler fare credere si stia parlando di un personaggio transessuale (ossia una di quelle persone che la rivista di Cascioli spergiura debbano essere etichettate come un prodotto di Satana, esseri immondi da cui bisogna liberare il mondo per preservare la purezza della razza). Peccato che Marco sia eterosessuale e fidanzato con Jackie.
La scena in questione è assai più semplice di come la Frigerio la descrive: Marco si traveste da principessa per cercare di salvare le studentesse rinchiuse nella scuola-riformatorio di S. Olga per Principesse Ribelli. Tutto qui.
Eppure l'articolo dell'integralista si lancia subito nel sostenere che i bambini sarebbero danneggiati dalla parità di genere o dall'educazione al rispetto. Inneggiando implicitamente a chi dice che bisogna dire ai bambini che il maschio è cacciatore e che la femmina è destinata "per sua natura" ad occuparsi delle faccende domestiche, scrive:
Così, mentre medici e scienziati lanciano l’allarme della crescita dei casi di disforia di genere nei bambini, sempre più confusi sulla loro identità sessuale, la Disney non solo normalizza la cosa ma spinge a credere che sia un bene. Perciò guai a quei cattivi che osano opporsi, mentre ovviamente le sostenitrici del "gender free" sono femmine dipinte come eroine capaci di ribellarsi ad una vecchia retrograda. Ma non solo perché in un'altra serie per adolescenti di Disney Channel i rapporti fra ragazzini dello stesso sesso sono trattati con un sentimentalismo finto-compassionevole che mira a far sentire cattivo chiunque, anche solo per istinto naturale, provi orrore nel vedere un 13enne che corteggia con un altro maschio aiutato dall’amica donna che pare più virile di lui.
Pare grave su possa invitare le persone a raccontare ai propri figli che essere gay sarebbe un male, così come appare come un incitamento all'odio il suo sostenere sarebbe giusto e doveroso provare odio verso l'amore di due persone dello stesso sesso. All'appello non manca neppure la derisione di chi non è virile secondo i suoi criteri, in un esempio pratico di omofobia e bullismo. Chissà, forse a lei piacciono solo i maschi che ruttano e che trattano le donne come oggetti...
Fatto sta che la sua offensiva si lancia nell'aggiungere:
Ma qual è la vera origine di tutta questa confusione? Lo si vede bene in un'altra serie, questa volta in onda su Netflix. "Big Mouth" è un cartone in cui un gruppo di ragazzini nella fase della pubertà vengono ridotti a perversi che non fanno altro che pensare al sesso. Si vedono oscenità di tutti i tipi, mentre la bellezza del corpo viene ridotta a qualcosa di bestiale e incontrollabile. Insomma, invece che spiegata a partire dal suo fine, la sessualità viene ridotta a mero istinto bestiale ingovernabile. Dove ci sono scene di approvazione anche dell’omosessualità, di cui, dice un genitore al figlio usando un linguaggio a dir poco scurrile, non bisogna vergognarsi. Sostanzialmente l’uomo sarebbe un animale schiavo del sesso. Perciò bisogna imparare ad accettare questa schiavitù per conviverci, tanto che gli stessi ideatori della serie hanno ammesso che il tentativo è di trovare del divertente nel periodo più orribile della vita di una persona: la pubertà, che definiscono “un incubo”.
Basterebbe anche solo aprire Wikipedia per leggere che il titolo citato «è una serie animata per adulti», mostrandoci ancora una volta quanta falsità ci sia nella propaganda di chi è capace di spacciarla per un programma per bambini un'opera che non è rivolta a loro. E fa sorridere anche la maniera pruriginosa con cui l'ultra-integralista racconta una trama in cui Nick e Andrew, insieme ai loro amici, scoprono i cambiamenti, le meraviglie e gli orrori dell'adolescenza, con il supporto dei loro genitori e dei mostri della pubertà, Maurice e Connie.
Sostenendo poi che i gay farebbero l'amore come bestie, pontifica:
Ma chi è che guarda l’uomo così? Chi gli fa credere che la sua sessualità, il dono più grande del Cielo, da proteggere più di ogni altro con pudore al fine di essere utilizzato per il suo fine, quello attraverso cui l’uomo arriva a somigliare a Dio, diventando creatore e generatore di vita, immagine della Trinità, sia qualcosa di bestiale (come lo diventa ogni cosa utilizzata irrazionalmente al di fuori del suo scopo)? Basta guardare chi è l’educatore dei ragazzini della serie: delle bestie con le corna, i demoni dell’ormone, che spiegano loro perché sia normale essere fissati con il porno e la masturbazione tutti ampiamente rappresentati nel cartone. Non importa se ormai sia una vera e propria piaga sociale.
È questa la visione diabolica dell’uomo, che si è diffusa con la rivoluzione sessuale proprio disgiungendo la sessualità dal suo fine, ora arrivata solo al suo volto più espressivamente tremendo che fa apparire l’uomo come una bestia persino sessualizzando i bambini. Certo che ciascuno ha le sue responsabilità: perché se la macchina milionaria femminista ed Lgbt persegue i suoi progetti che piacciono al demonio, dall’altra parte i cristiani hanno contribuito a sostenere un sistema, quello in cui vivono, ormai evidentemente anticristico.
Il riferimento è sempre a quella serie per adulti che lei spergiura -rigorosamente nel nome di Dio e della Madonna- che si tratterebbe di un qualcosa rivolto a bambini che rischiano di essere traumatizzati, magari arrivando pure a pensare "antiscritianamente" che sia sbagliato picchiare i compagni di classe solo perché gay. Sia mai! La tolleranza è il principale nemico di quei movimenti integralisti che accolgono a braccia aperte quei politici che calpestano la laicità dello stato pur di portare le loro statuette della Madonna nelle scuole o negli atri degli uffici pubblici (spesso al solo fine opporre quei simboli religiosi al rispetto altrui più che per vera fede). Oppure gradiscono vedere dei genitori che abusano dei loro figli e li mandandoli in classe con vistosi rosari appesi al collo, veri e propri guerriglieri mandati sul campo da battaglia al fine di sostenere che il dio della Frigerio debba essere imposta a chi ha altre credenze religione in una battaglia per la supremazia.
Il ritornello alla fine è sempre quello: prima vengono le fantasie sessuali della Frigerio, poi la supremazia dell'italica patria, poi gli eterosessuali, i maschi, il sessino e il nazionalismo... il prossimo deve essere rigorosamente disprezzato in modo che integralista possa sentirsi esaltato in virtù di chi si porta a letto o di quanto disprezzo ostenti per chi vive in altre terre (ed ovviamente chi se ne frega di quel Gesù che predicava che chi si esalta sarà umiliato, quel Gesù serve come giustificazione all'odio, mica come esempio di vita).
Il tutto viene rigorosamente condito con un po' di fanatismo religioso, arrivando persino a spergiurare che i gay sarebbero un «progetto del demonio»
Immancabile arriva anche un attacco al femminismo, nemico di chi sostiene che la donna dovrebbe starsene in un angolo ad occuparsi solo di produrre figli e rassettare casa. Ed immancabile è anche il suo sostenere che le sue parole avrebbero qualcosa a che fare con il volere della Chiesa:
Per questo, il vescovo emerito di Corpus Christi (Texas), Rene Henry Gracida, ha deciso di interrompere l’abbonamento a Netflix “come dovrebbero fare tutti coloro che dicono di avere a cuore il benessere dei giovani americani” ma che magari lasciano i bambini soli davanti alla tv. Perché se non è sufficiente, sta diventando sempre più necessario.
Insomma, sarebbe solo «per il bene dei bambini» che un vescovo vuole censurare un programma per adulti o si chiedono cartoni animati di indottrinamento all'odio in cui degli eroi omofobi posano dare libero sfogo al loro odio contro i i gay e le donne. Si deve vietare anche qualunque messaggio possa mettere indubbio l'autorità dei dittatori, solo così si otterranno dei piccoli balilla pronti a marciare con il passo dell'oca in nome della supremazia di Cascioli e della sua Frigerio.
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