La propaganda di Gianfranco Amato: «La pedofilia è una questione di istinto omosessuale»
È polemica a Bari per l'ennesimo comizio di promozione all'omofobia che vedrà Gianfranco Amato e Giuseppe Povia impegnati in un evento promosso dalla parrocchia di Palo dal titolo: "La famiglia naturale: i bambini sono maschi e le bambine sono femmine. La famiglia è uomo-donna".
Naturalmente Gianfranco Amato ha subito cercato di mettere a frutto quelle polemiche, raccontando dalla sua spagina Facebook che non c'è alcun dubbio fatto che Dio è con lui e che gli altri non comprendono quanto sia ovvio che i gay siano sbagliati dato che lui è più giusto di loro, più meritevole di loro e più gradito a Dio di loro. Altrimenti perché mai la Madonna gli sarebbe apparsa su un convoglio di Trenitalia per proclamarlo "generale" di un esercito incaricato di auspicare la morte nel sangue di qualunque prete non avesse offerto il proprio altare alla promozione del suo partito? Questo, perlomeno, è quanto racconta ai suoi miliziani.
Ma è tra i commenti che l'integralista sfodera frasi ben più inaccettabili. A chi gli domanda perché mai sia così ossessionato dall'amore altrui e non ritenga sia più importante occuparsi di protestare contro i preti pedofili (alcuni dei quali seduti nelle prime file dei coro convegni), risponde:
Hai ragione però li non c'entra il gender è più una questione di istinto omosessuale visto che nel 90% dei casi riguarda maschietti molestati.
Se pare inutile ripetere che l'omosessualità non ha nulla a che vedere con la pedofilia, evidente è come si sia dinnanzi ad un integralista che pare pronto a dire qualunque cosa pur di fomentare l'isteria e l'odio dei suoi proseliti contro un preciso gruppo sociale.