CasaPound Verona inaugura la sua nuova sede e fa notare siano vicini a quella del Pink
«Chissà come mai che l’avv. Bussinello di CasaPound Verona su questo articolo del Corriere di Verona fa notare a tutte e tutti, pure a noi, che la loro nuova sede è molto vicina al Pink? Che sia un messaggio che ne nasconde un altro? Siamo purtroppo coscienti che i camerati di CasaPound si sono pericolosamente spostati nel cuore di Veronetta ma siamo anche consapevoli di non essere l’unica associazione e gruppo antifascista del quartiere». È quanto afferma il circolo Pink Verona in riferimento alle affermazioni di Bussinello in cui l'esponente di estrema destra ha dichiarato ai giornalisti: «Quella di via Campofiore era un comitato elettorale, temporaneo, poi abbiamo trovato sede qui. Se gli altri sono contenti così, bene: ci siamo perfino avvicinati al Pink (storico circolo Lgbt della zona, che si trova ad appena un centinaio di metri)».
A lui e agli altri camerata, il circolo risponde: «Sappiamo bene che l'omosessualità e la transessualità sono trasversali a tutto, non tengono conto delle ideologie, delle fedi politiche, delle culture le religioni, siamo dappertutto. Se avesse mai bisogno di aiuto per sostegno psicologico o altro ora sa dove siamo».
Intanto CasaPound risponde alle polemiche per le sua presenza sul territorio dando libero sfogo ai loro classici slogan contro «tossici, immigrati e sbandati di ogni genere». Spergiurano pure che i loro problema sarebbe rappresentato da «quei quattro disadattati» di antifascisti che accusano di aver creato «disagio ai residenti». Non manca neppure um invito ad acquistare Libero perché «è importante premiare chi ci da spazio».