Il Canada si scusa con le persone lgbt perseguitate dal governo e stanzia 100 milioni di dollari per risarcirle
Il primo ministro Justin Trudeau si è commosso durante il discorso con cui ha posto le scuse ufficiali del Canada per le oppressioni commesse dal governo a danno della comunità lgbt negli anni che hanno seguito seconda guerra mondiale: «Questa è una storia devastante di persone che furono definite criminali dal governo. Persone che persero mezzi di sostentamento e in alcuni casi la loro vita».
Una discriminazione che non è una storia lontana, dato che le cosiddette «purghe antigay» furono atti perpetrati in Canada dagli anni '50 sino al 1992. Migliaia di canadesi impiegati statali persero il posto di lavoro perché ritenuti gay o transgender.
«Il Governo ha esercitato la sua autorità in modo crudele e ingiusto -ha aggiunto Trudeau- a nome del Governo, offro le mie più sincere scuse ai canadesi lgbtq per l’oppressione e le ingiustizie che hanno subito». Ma le scuse non si fermeranno alle sole parole: il governo canadese ha infatti già stanziato 100 milioni di dollari a titolo di risarcimento a fronte di una class action da 600 milioni.
Nonostante oggi il Canada sia uno degli stati più tolleranti al mondo, la ferocia perpetrata solo pochi decenni fa era da pelle d'oca. Le autorità locali sostenevano che gay e lesbiche fossero particolarmente sensibili al comunismo facilmente arruolabili come spie da servizi segreti stranieri, motivo per cui venivano allontanate dai loro posti di lavoro pubblici. venne ideata anche una macchina che aveva il compito di "identificare" i gay: i dipendenti venivano fatti sedere e sottoposti alla visione di immagini porno, cercando di valutare la dilatazione delle pupille o la sudorazione per determinare l'orientamento sessuale.Insomma, vere e proprie torture prive di ogni scientificità che none erano così dissimili dagli esami rettali praticati in Arabia Saudita.