Mario Adinolfi sostiene che Nadia Toffa non sia morta grazie alle sue preghiere

Dopo aver approfittato del malore di Nadia Toffa per far polemica contro di lei, è citando un quotidiano "amico" come Libero che Mario Adinolfi è tornato a mendicare visibilità dicendosi certo che siano state le sue presunte preghiere a far sì che lei non morisse. Dal suo profilo Twitter, il leader integralista scrive:

L’unica vera lezione di questa vicenda me l’ha spiegata mia moglie, che l’ha spiegata anche a Selvaggia Lucarelli: le preghiere, spesso, muovono le montagne. In una parola, funzionano. Lieto di sapere che Nadia Toffa è fuori pericolo.

L'evidente riferimento è al suo precedente post, nel quale diceva ai suoi proseliti che la Toffa era una brutta persona ma lui era così tanto buono da pregare per lei. Ed è per puro caso la sua irrefrenabile voglia di preghiera riguardasse il fatto di cronaca più twittato del momento, offrendogli il pretesto per elargire pubbliche condanne morali contro la sua antagonista mentre ostentava quanto gli piaccia pronunciare il nome di Dio per farsi campagna elettorale sulla pelle degli altri.
Peccato che l'affermazione porti con sé tutta una serie di riflessioni. Volessimo prendere per buone le parole di Adinolfi, dovremmo dedurne che ogni singolo bambino che muore di fame nel mondo o ogni malato che non sopravvive andrebbero imputati al fatto che lui non avesse tempo o voglia di pregare per loro. E dovremmo anche pensare che Dio sia un tontolone che non sa sa prendere decisioni se Adinolfi non gli dice cosa fare. Ciò lo renderebbe responsabile di tutta una serie di morti che si sarebbero potuto evitare semplicemente se lui avesse deciso di unire le mani in preghiera mentre si occupava di far polemica contro la Lucarelli...
E se davvero Dio esaudisse in via preferenziale le sue preghiere, perché mai avrebbe lasciato approvare la legge Cirinnà nonostante lui avesse organizzato perversi turni di preghiera proprio contro quella norma? Non sarà forse che Dio non è così concorde con lui dato che non ammazza i suoi nemici al pari di come non sembri sponsorizzare la sua crociata contro gay e stranieri?

Un'ultima osservazione riguarda il suo citare una imprecisata "moglie". Sarebbe interessante capire a chi si riferisca, dato che la sua abitudine a citare dogmi religiosi come pretesto per elargire termini offensivi contro le famiglie gay dovrebbe imporgli il rispetto di quelle stesse regole che usa per aggredire gli altri. E quei dogmi ci dicono che la sua unica moglie è la prima, non certo la tizia che ha "sposato" in un casinò di Las Vegas attraverso una cerimonia che non ha alcun valore ecclesiastico e non annulla l'unico ed indissolubile matrimonio riconosciuto dalla Chiesa. Ha dunque chiamato la sua ex o sta usando una terminologia impropria quasi ritenesse che i suoi dogmi debbano valere solo quando ledono la dignità altrui?


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