Il tragicomico attacco di Close Up ad Özpetek e al nudo di Alessandro Borghi
È il sito Bitchyf ad aver scovato la recensione tragicomica che Close Up ha riservato al nuovo film di Ferzan Özpetek, Napoli Velata. Evidentemente infastiditi dal nudo di Alessandro Borghi (tornato a mostrarsi frontalmente come già fece in Suburra), scrivono:
Le sequenze sensuali o di nudo, sono imbarazzanti per questa loro qualità di rappresentazione eccessivamente "gay", che induce una donna pur giovane e piacente (la Adriana interpretata da Giovanna Mezzogiorno) che si suppone non abbia mai avuto prima d’ora un rapporto sessuale - per motivi che non vanno rivelati senza cadere nel rischio di spoilerare il ridicolo colpo di scena del film - a frequentare oralmente con insospettato entusiasmo zone del corpo maschile solitamente escluse dall'immaginario di una "ragazza per bene", e assai di più oggetto delle fantasie sessuali di un maschio votato al culto del… lato B!. Così come il nudo maschile, nella fattispecie quello rasato e fresco di palestra di Alessandro Borghi, risulta esposto e contemplato con cupidigia gratuita, spesso e volentieri assolutamente non necessaria all'economia narrativa del film.
Se non è chiaro perché mai un uomo senza veli sarebbe una «rappresentazione eccessivamente gay» quasi come se le donne dovessero essere tutte ritenute asessuate come le pretende Adinolfi, più sulla deriva alla De Mari è il sostenere che «le ragazze per bene» non debbano usare la lingua sul retro dei loro fidanzati. E tra critiche agli uomini che si curano, non mancano sproloqui su «fantasie sessuali tipiche di maschi votati al culto del lato B».
Anno 2018, il sesso appare ancora come un tabù da basare sul più bieco moralismo di chi vuole donne caste e maschi predatori.
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