La Manif pour tous è un gruppo omofobo. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione francese
La Corte di Cassazione francese ha stabilito che la Manif pour tous è a tutti gli effetti un gruppo omofobo. La vicenda giudiziaria ha avuto inizio nell'agosto del 2013, quando il gruppo omofobo denunciò per diffamazione alcuni attivisti di Act Up in seguito alla stampa di alcuni volantini in erano stati definiti omofobi. Negando la loro vera natura, ottennero una prima vittoria nel 2016, quando Corte d'appello di Parigi condannò l'ex presidente del gruppo attivista Act Up a dover pagare una multa di 800 euro al gruppo persecutore.
Ora la Corte suprema di Francia ha ora annullato quella sentenza ed ha stabilito che non esiste reato nel definire l'organizzazione omofoba per ciò che è, stabilendo anche che che la Manif pour tous dovrà versare alla parte avversaria 1.500 euro a titolo di rimborso.
Così come sta avvenendo in Italia con la trasformazione della Manif pour tous di Savarese in un gruppo politico a sostegno dell'estrema destra, anche in Francia le manifestazioni del 2013 contro il matrimonio egualitario hanno creato un gruppo politico che è confluito nell'Adf attraverso una promozione del razzismo, del populismo e del nazionalismo.