Mario Adinolfi promette che separerà con la forza le famiglie gay. Poi aggiunge: «Io non sono omofobo»
Pare proprio che Mario Adinolfi non sappia perdere occasione per rendersi ridicolo. Nel tentativo di denigrare Salvini e quella Lega Nord da cui lui ha scopiazzato tutti i suoi slogan xenofobi, è dai microfoni di Radio Cusano Campus che ha affermato: «La Bongiorno è una Nichi Vendola al femminile. La scelta della Lega di candidarla è incredibile. Giulia Bongiorno esultava per l’approvazione della Legge Cirinnà, faceva le conferenze stampa con Paola Concia, auspicava l’introduzione del reato di omofobia. Una legge tremenda, che prevede sei anni di carcere per il fantomatico reato di istigazione all’odio omofobico. Se ci fosse una legge del genere con ogni probabilità anche io, che non sono omofobo, troverei un magistrato che per finire sui giornali mi condannerebbe».
No, non avete letto male. Mario Adinolfi pare davvero così sfacciato da avere il coraggio idi sostenere che lui non sia omofobo. Lui, il feroce integralista che da quegli stessi microfoni si mise a starnazzare istericamente che Saremo dovesse essere ritenuto un «un momento di propaganda gay». Lui, quello che dichiarò che «il costo di Sanremo è di 16 milioni di euro, presi dai soldi delle famiglie italiane, per pagare Tiziano Ferro e Ricky Martin. Io il figlio dell’utero in affitto che si compra Tiziano Ferro non lo voglio pagare con il mio canone. Avrà un cachet che sarà di 250-300.000 euro, esattamente il costo di un utero in affitto in California. Perché i festival di Carlo Conti sono stati i festival di Concita Wurst, di Elton John, Ricky Martin e Tiziano Ferro? Perché Sanremo deve diventare una bandiera dell’ideologia gender? Ormai bisogna pagare la tassa alla nuova "Gaystapo", è obbligatorio, c’è una operazione di regime e di violenza verso chi la pensa diversamente». Poi, su Radio 24 aggiunse pure: «Per trovare un etero a Sanremo bisogna cercare in seconda fila Malgioglio. C’è uno squilibrio sul palco, troppi gay. C’è una lobby Lgbt che riesce ad imporre certi ospiti, che vogliono imporre stili di vita pericolosi. Non è casuale».
A questo punto una domanda bisognerebbe fargliela: dato che da personaggio che si definisce "non omofobo" mentre fattura soldi nel promuovere fantomatiche "cure" dell'omosessualità in grado di spingere alla morte degli adolescenti che hanno la stessa età delle delle sue figlie, in virtù di come lui cerchi di fare i conti in tasca al prossimo nell'elargire i suoi giudizi di condanna, può gentilmente spiegarci come intende spandere i soldi che spera di intascarsi nella sua corsa ad una poltrona?
Dato che per molti integralisti cattolici la sua seconda moglie non può certo essere considerata tale in virtù di come dinnanzi a Dio lui risulti ancora sposato con la precedente, può garantire che nessun soldo pubblico finanzierà quello stato di peccato mortale e quella relazione carnale che lo rendono un peccatore manifesto condannato dal Codice Canonino? Come garantirà che i suoi proseliti non condannino la loro anima nel contribuire al peccaminoso finanziamento di un rapporto carnale che urla vendetta dinnanzi a Dio e che la Chiesa sostiene possa essere risolto solo tramite pubblico pentimento e la decisione interrompere quello stato di peccato (indi, abbandonando anche la seconda moglie e la seconda figlia per negare il frutto del peccato causato dalla sua peccaminosa lussuria)?
Certo, si fosse trattato di una persona normale non avrebbe avuto senso fare domande tanto idiote, ma dato che è sulla base di quegli tessi dogmi che lui aggredisce un'intera comunità per poi auto-assolversi dalle sue colpe, forse è il caso che qualcuno lo metta dinnanzi alle conseguenze di quel suo atteggiamento che la comunità gay è costretta a subire.
Nel corso della sua intervista. Adinolfi ci ha tenuto molto anche a precisare che lui giudica le persone solo in base a quanto male abbiano arrecato alle famiglie che lui non vuole possano esistere. Afferma: «Dal nostro punto di vista credo che per la Lega sia stato un grave errore candidarla. Per la Lega è un brutto colpo rispetto all’ambizione di rappresentare il mondo del family day”. Salvini ha scelto una deriva anticristiana, parla contro il Papa, vuole legalizzare la prostituzione. Nel nostro programma al primo posto c’è l’abolizione della legge Cirinnà».
Quindi ch è che può gentilmente mettere al primo posto del suo programma l'abolizione della seconda famiglia di Mario Adinofli, facendogli sperimentare che cosa possa significare subire aggressioni di inaudita e satanica violenza contro i propri affetti e contro la propria famiglia?