Secondo Provita, il rispetto dei gay viola la libertà religiosa degli integralisti che li discriminano illegalmente


Se il presidente di "Provita onlus" andasse dal panettiere sotto casa e si vedesse negata la vendita di prodotti in virtù del suo disprezzo verso i diritti umani, siamo certi che tacerebbe e accetterebbe quel trattamento in nome di una presunta "libertà di opiniome"?
Eppure la sua "onlus", legata a doppia mandata con Forza Nuova, investe quel 5 per mille che lo stato gli riconosce per sostenere che tali atteggiamenti siano leciti ed accettabili se compiuti a danno dei gay. Il tutto con l'aggravante di come Brandi verrebbe giudicato per ciò che fa, ma lui esige discriminazioni sulla base di chi si è.

In un articolo di Luca Scalise dal titolo "Famiglia sotto dittatura: la torta della discordia", l'associazione di Brandi scrive:

Una pasticceria gestita da una famiglia cristiana dovrà pagare 135.000 dollari a due donne con tendenze omosessuali per essersi rifiutata di preparare la torta del loro “matrimonio”.

Da prassi, il termine "cristiano" viene usato come sinonimo di integralista, si parla di "tendenze" per negare l'esistenza dell'omosessualità e si usano virgolette atte a togliere dignità ai matrimoni contratti tra persone dello stesso sesso.

Parlando di un fantomatico «totalitarismo in salsa LGBT oramai sempre più pervasivo», l'associazione di estrema destra racconta pire che:

Nel 2013 i pasticceri cristiani Aaron e Melissa Klein si rifiutarono di creare una torta nuziale per Rachel Bowman-Cryer e la sua partner omosessuale, per motivi legati alla loro religione (che vede nella famiglia naturale formata da uomo e donna l'unico ed insostituibile fondamento della società).
Denunciati immediatamente al Dipartimento statale del Lavoro e dell'Industria, quest'ultimo li ritenne colpevoli di aver violato una legge del 2007 che vieta alle imprese private di attuare discriminazioni in base all'orientamento sessuale, nonostante la famiglia Klein avesse già servito in più occasioni la coppia lesbica.

Cercato di sostenere che "naturale" sia sinonimo di "eterosessuale", si passa ad improvvisarsi azzeccagarbugli che non accettano che le proprie vittime siano protette dalle violenze:

La sentenza di colpevolezza fa acqua da tutte le parti. Infatti allora il “matrimonio gay” (legalizzato nel 2014) era ancora illegale, la coppia lesbica non era mai stata discriminata dalla famiglia Klein e, semmai, era stata quest'ultima ad aver visto violata la propria libertà religiosa.

Insomma, non sarebbero gli integralisti a discriminare i gay, ma sono i gay a discriminare gli intolleranti con il loro esistere contro il loro volere.
Cercando di ridicolizzare le vittime, asseriscono pure:

Ai pasticceri fu imposto un risarcimento di 135.000 dollari. Una cifra esorbitante, volta a riparare danni ridicoli, quali il “sonno eccessivo”, la “pressione alta”, la “digestione alterata”, la “perdita di appetito”, “l'emicrania” e “l'aumento di peso”.
Come afferma Kelly Shackelford, presidente del First Liberty Institute, «la Corte d'Appello dell'Oregon ha deciso che Aaron e Melissa Klein non hanno diritto alle promesse della Costituzione relative alla libertà religiosa e alla libertà di espressione».
Questa sentenza infatti è profondamente liberticida. In nessun modo la famiglia Klein ha oltraggiato la coppia lesbica con parole o atti volti a danneggiarla, si è solo limitata dissociarsi da un evento in contrasto con i propri valori.
I coniugi Klein hanno agito nel rispetto della libertà altrui, la sentenza che li colpevolizza è invece un ennesimo attacco alla famiglia naturale.

Tradotto: non è vero che Hitler duscriminava gli ebrei, stava solo esercitando la sua libertà religiosa in difesa della razza ariana. Basta infatti inventarsi una falsa casta e sostenere che l'esistenza altrui debba essere ritenuta una minsccia per i propri privilegi e si otterranno adepti pronti a cercare di arricchirsi sulla pelle altrui. Peccato che il passo tra articoli simili e il gettare i gay dai tetti sia davvero troppo breve.
E riguardo ai danni, dei pasticceri che si rifiutano di servire delle persone è un affronto che solo una persona in malafede può sostenere non leda la libertà altrui.
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