Adelmo e gli altri. A Parma la mostra fotografica dedicata alle storie dei gay confinati durante il fascismo
Sino al 18 febbraio, sarà l'ex oratorio San Quirino di Parma (in via Ospizi Civili, 1) ad ospitare la mostra fotografica intitolata "Adelmo e gli altri, confinati omosessuali nel Materano".
Promossa dal Centro Studi Movimenti, AGEDO Bologna, ANPI Comitato Provinciale, ANPI Sezione di Parma e UAAR Parma, la mostra racconta storie di uomini omosessuali confinati durante il ventennio fascista per il loro orientamento sessuale.
Cristoforo Magistro di Agedo Torino spiega: «Si è voluto dare il nome di Adelmo a questa mostra perché così si chiamava il più giovane - 19 anni - dei confinati dei quali si cerca qui di ricostruire le vicende. Si sarebbe potuto altrettanto a ragione intestarla a Giuseppe, morto probabilmente suicida a 22 anni - morto di omofobia come oggi si direbbe-oppure a Catullo, confinato per la seconda volta a 51 anni; oppure a uno qualunque dei trenta protagonisti di queste storie. Tutte hanno qualcosa che le rende uniche. Si tratta di storie, inevitabilmente parziali, ricostruite soltanto sulla scorta delle carte di polizia e degli atti giudiziari, nella consapevolezza che la vita delle persone a cui si riferiscono fu più complessa e - si spera - serena di quanto risulta da quella documentazione.
Questo progetto di ricerca molto importante e fondamentale è stato fatto per cercare di ridare voce e dignità a tante persone omosessuali che nel periodo fascista son state confinate nella provincia di Matera proprio per l’essere gay».
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