Gandolfini pretende che a guidare l'ufficio anti-discriminazioni ci sia un uomo che rispetti chi discrimina
È attraverso un comunicato stampa che l'integralista Massimo Gandolfini ci mostra tutta la sua ira dinnanzi ad un governo che osa contrastare l'omofobia nonostante lui esiga che i gay siano discriminati perché non conformi al suo progetto di ridefinizione della famiglia.
Sostenendo che l'ente contro le discriminazioni debba poter essere guidato da chi reputa che le discriminazioni siano giuste e doverose, afferma: «Abbiamo fondate ragioni per credere che con un blitz dell’ultima ora il Presidente del Consiglio Gentiloni vuole imporre come Presidente dell’Unar (Ufficio nazionale anti discriminazioni razziali) il Sen. Luigi Manconi, appena escluso dalle liste elettorali del Partito Democratico. Questo avviene in oltraggio a mesi di trattative portate avanti dal Comitato Difendiamo i Nostri Figli e il Dipartimento Pari Opportunità, per individuare una personalità sopra le parti, sensibile alle istanze delle diverse componenti che animano la società italiana e capace di riportare l’Unar alle sue funzioni originarie; ovvero la lotta alle discriminazioni per razza e religione, dopo gli scandali che hanno portato alle dimissioni dell’ex presidente Spano».
Se il presunto «scandalo» pare una mera meccanizzazione ordita dalla sua gente in un processo diffamatorio verso l'operato di un ente che contrasta proprio la loro promozione dell'omofobia e del razzismo, difficile è comprendere come un'organizzazione d'odio posa pretendere di avere voce in capitolo nel decidere chi debba guidare un ente che ha il dovere di controllare le loro azioni in difesa dei cittadini. Sarebbe come sostenere che i neofascisti abbiano il diritto decidere chi debba guidare l'Ampi.
Alternando diffamazione e mera ideologia, Gandolfini sostiene che le sue posizioni contro la vita e contro le famiglie debbano avere lo stesso valore di chi si batte per i diritti, in quella pretesa in cui si cerca di imporsi con la forza per riuscire quale nuovo duce che guiderà l'estrema destra in una codifica nella nuova razza ariana fondata su maschi di pelle bianca che spargono seme nelle vagine di donne ad essi sottomesse perché femmine e quindi, secondo i dogmi di san Paolo, esseri inferiori che debbono solo obbedire quando sono in presenza di un pene-munito.
Nonostante il suo matrimonio sia infecondo e nonostante le sue ostentate penetrazioni vaginali non siano minimamente aperte alla vita o alla procreazione (altrimenti non avrebbe dovuto stipulare dei contratti per procurarsi figli adottivi), e aggredendo l'idea che qualcuno possa ipotizzare che anche altre famiglie possano fare altrettanto che aggiunge: «Manconi non solo non può rappresentare una figura sopra le parti per il suo pedigree di sinistra ma anche per le sue posizioni su tematiche sensibili che, in maniera erronea, in passato sono state toccate dall’azione dell’Unar. Il Senatore Manconi nella legislatura che si è appena chiusa è stato infatti uno dei più grandi sostenitori delle adozioni per le coppie dello stesso sesso, tanto da arrivare a minacciare che non avrebbe votato la legge sulle Unioni Civili senza le adozioni. Tra l’altro basta fare una breve ricerca sul web per trovare dichiarazioni di Manconi in favore di una gestazione per altri che rispetti parametri etici. Il che ci preoccupa non poco, visto che non c’è mai nulla di etico nel concepire per contratto un bambino che sarà orfano della madre e nell’usare l’utero della donna come un contenitore. Un mercimonio che rompe il legame biologico e sentimentale tra il nascituro e la madre e che viene denunciato anche da tutte le associazioni femministe».
Il riferimento alla maternità surrogata pare il solito, ignobile, tentativo di far leva sulla credulità popolare in una negazione della realtà dei fatti. Gandolfini ci dica almeno che intende fare dei bambini già nati? Li vuole ammazzare? Vuole che siano strappati ai genitori e dati alle fiamme perché lui non li vuole? Abbia il coraggio di andare oltre agli slogan e parli dei fatti, altrimenti tutte queste asserzioni paiono solo uno sfruttamento dell'ignoranza popolare da parte di un essere che dimostra solo malafede e disonestà intellettuale.
Eppure questo è il tenore di un uomo che ama la discriminazione, loda il bullismo omofobico sui minori e dice di voler "difendere" i bambini mentre minaccia pubblicamente i figli adottati dicendo che lui non tollererà la loro vita qualora non di dimostrino amanti delle donne, razzisti contro i loro fratelli e feroci verso chi non è parte del suo diabolico piano di ridefinizione della società.