Corrispondenza Romana beatifica l'insegnante omofoba che paragonò l'omosessualità ad un tumore
In un'ossessiva campagna di sdoganamento dell'odio omofibico, è Corrispondenza Romana a parlare di «persecuzione» contro chi discrimina quasi si debba ritenere che la vita altrui non debba valere quanto il proprio pregiudizio contro il prossimo. Affermano:
Sette anni fa ha scritto sul proprio profilo personale Facebook di ritenere immorali, contro natura e contro Dio le relazioni omosessuali ed ha criticato una campagna pro-Lgbt: per questo la professoressa Jenye “Viki” Knox, 56 anni, è stata sospesa per tre anni dall’insegnamento.
Se fa un certo effetto osservare come questa gente abbia il coraggio di etichettare come «pro-Lgbt» chi non odia il prossimo quanto loro, imprecisa pare anche la ricostruzione deifatti. La donna paragonò l'omosessualità ad un tumore e dichiarò pure si tratterebbe di «uno spirito pervertito che è esistito dall'inizio della creazione». La sua sospensione è stata legata alla preoccupazione per il suo stato di sanità psicologica.
Nella sua versione dei fatti, il sito integralista scrive:
In un primo tempo l'insegnante, assunta presso una scuola superiore del New Jersey, l'Union High School, dove dal 2000 era docente, era stata accusata di condotta impropria e sospesa dal lavoro senza retribuzione. Poi la direzione dell'istituto ha presentato nuove imputazioni, per riuscire a licenziarla, mentre il Dipartimento dell'Educazione del New Jersey le ha cancellato la sua certificazione di insegnante. L'imputata, dal canto suo, si è difesa citando in giudizio il suo Distretto scolastico, per aver violato la sua libertà di espressione e religiosa, ha chiesto di essere reintegrata nel lavoro con pagamento retroattivo di tutti gli stipendi persi ed ha chiesto che le venisse riconosciuto il suo diritto, sancito dal primo emendamento della Costituzione americana, di esprimere le proprie opinioni sui social.
Agghiacciante è come si voglia sostenere che il presunto «diritto di espressione» preveda il diritto di odiare i propri studenti (ovviamente nel nome Dio).
Poi arriva l'immancabile condanna di chi difende i diritti altrui:
Ora si è giunti ad una tregua: le autorità statali hanno sospeso per tre anni la certificazione della donna relativa all'insegnamento nella scuola elementare e media e come docente speciale per gli studenti con disabilità, ruolo che svolge da ben 28 anni. In tale accordo si specifica che la professoressa Knox «non ammette, né accetta come vere le accuse rivoltele». Ora la battaglia legale continua. Un'autentica persecuzione.
Stranamente non una sola parola viene dedicata ai gay perseguitati dagli integralisti cattolici, ossessionati dal loro ritenere che la vita altrui non abbia valore se si può dare voce al loro disprezzo verso il prossimo.