La California verso il divieto delle "terapie riparative" promosse dal patito di Adinolfi
La California si appresta a diventare il decimo stato Usa in cui le fantomatiche "terapie riparative" dell'omosessualità verranno finalmente chiamate bollate con il loro vero nome: una frode.
Nonostante tutta la scienza ufficiale riconosca in quelle torture psicologiche un atto di inumana crudeltà basata su un sopruso del sentimenti religioso, i cristiani paiono intenzionati a promuoverle in quella loro totale indifferenza alle morti causate dal metodo Nicolosi e a favore di un mercato che risulta secondo solo al traffico di armi in termini di profitti.
Un mercato che rischia di mietere sempre più vittime anche qui in Italia, dove il feroce integralista Mario Adinolfi ha la colpa di aver riesumato a fini di profitto quel Luca Di Tolve che va in giro insieme al suo Gianfranco Amato a tentare di convincere la gente che per "curare" i gay sia fondamentale discriminarli, perseguitarli e impedire che i genitori li accettino per ciò che sono. Insomma, consigli che mettono seriamente a rischio la vita di migliaia di minorenni.
Se Amato pare disposto a contribuire alla morte di un qualche minorenne pur di accaparrarsi una poltrona, in Califonia si è valutato come la comunità scientifica concordi nel sostenere che le terapie riparative siano inutili, devianti e spesso estremamente dannose. L'una conseguenza possible è l'aumento di ansia, l'aumento di atti di autolesionismo e l'aumento di tentativi suicidi.
In caso di approvazione, la legge californiana includerà quelle forme di violenza tra le “pratiche o atti iniqui o ingannevoli” e ne deriverà il divieto a “pubblicizzare, offrire di intraprendere o intraprendere tentativi di cambiare l’orientamento sessuale di una persone”.