Maria Rachele Ruiu vuole violare la legge con l'appoggio dall'indagato leghista che parla di «gaystapo»
Maria Rachele Ruiu, nota promotrice dell'odio omofobico e del sesso non protetto per conto dell'integralista spagnolo Ignacio Arsuaga, pare voglia giocare a fare la giurista e dal suoi profili social annuncia che porterà il suo autobus di promozione transofobica a Torino nonostante l'autorizzazione gli sia stata revocata a fronte di informazioni non veritiere inserite nella domanda per l'occupazione del terreno pubblico.
Annunciando così che gli italiani dovranno pagare dei poliziotti che possano contrastare le sue pagliacciate, emerge un tour basato sulla creazione di inutili polemiche confezionate per la stampa a fronte di un'irrisoria partecipazione della gente. L'odio diventa così un prodotto da vendere mediaticamente.
Ai suoi proseliti racconta che il suo attacco al principio fondamentale della pari dignità sarebbe garantito dalla Costituzione dato odio e fascismo sono da lei intesi come «un'opinione» che deve poter essere promosso a danno della vita e delle famiglie. Questa anche se poi la sua gente è la stessa che chiede il divieto del Pompei Pride perché dicono che la parata sarebbe troppo vicina ad un santuario e la loro propaganda sostiene che chi si professa "cristiano" debba odiare il prossimo in una sostituzione della predicazione di Gesù con la omotransxenofobia di Adinolfi e delle sue molteplici famiglie.
Solidarietà agli intento criminosi della Ruiu è giunta dal candidato leghista Simone Pillon, indagato per diffamazione contro i gay e collaboratore del comitato omofobo di Massimo Gandolfini. Dal suo profilo Facebook scrive:
Alcuni maiali sono più uguali. Massima solidarietà agli amici Filippo Savarese Jacopo Coghe e Maria Rachele Ruiu discriminati dalla gaystapo al potere coi grillini a Torino. L'assessore comunale in quota gay ha revocato il permesso già pagato per il pullman di CitizenGo. Giustamente i ragazzi faranno disobbedienza civile e andranno ugualmente a Torino a spiegare all'assessore e al sindaco Appendino che i bambini sono maschi e le bambine sono femmine. Resta la tristezza di vedere le istituzioni ostaggio di sinistra e grillini quando proprio ieri sera sempre a Torino i comunisti hanno scatenato la loro violenza con regolare autorizzazione del comune mentre ad un autobus con tre ragazzi a bordo si vieta il suolo pubblico. Siamo oltre l'assurdo Del resto come diceva Orwell nelle dittature alcuni maiali sono più uguali. Ora basta! Il 4 marzo liberiamo l'Italia.
Insomma, per la gloria di Matteo Salvini la "ragazza" Ruiu deve poter gridare per le strade che esige violenza odio e sopraffazione contro qualunque pene-munito non sia costretto con la forza ad eiaculare senza preservativo in una vagino-munita, in un evidente e demoniaco attacco a quei minori che loro ritengano debbano essere violetati perché non conformi al loro "modello ariano".
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