Pavia. Il vescovo cancella il comizio di Povia e Gianfranco Amato nel teatro dei Salesiani
L'avvocato Gianfranco Amato e Giuseppe Povia erano attesi al teatro dei Salesiani di Pavia per uno dei loro soliti comizi di promozione omofoba organizzato dal partito di Mario Adinolfi. Il vescovo Corrado Sanguineti ha annullato la data, ritenendo che quell'incontro rappresentasse un atto «inopportuno» quale inaccettabile tentativo di endorsement della curia ad un partito che si batte contro la vita e contro le famiglie non conformi ai loro ditinguo.
L'incontro era stato richiesto da don Matteo Zambuto, a capo del movimento studentesco della curia, che a nome dei gruppi che si occupano di pastorale giovanile e scolastica dice: «Volevamo ascoltare e proporre alla città una serata diversa, controcorrente. Con i ragazzi più volte abbiamo discusso di libertà d'espressione, libertà oggi minacciata dal pensiero unico: la pensi come me? Vai bene. La pensi diversamente? Devi tacere».
Il riferimento è al pensiero promosso da Gianfranco Amato, secondo cui l'odio sarebbe "libertà di espressione" e la falsa fede cattolica un lasciapassare per rivendicare "il diritto" di potersi dichiarare contrari alla vita altrui. A questa gente non basta poter amare o sposare chi vogliono, dicono che loro abbiano il "diritto" di mettere becco sulle scelte altrui e che la loro presunta "libertà" debba poter limitare quella altrui in una palese minacci a intere famiglie e in una persecuzione di interi gruppi sociali. Tanto c'è sempre il solito prete che benedice l'oppressione, anche se sarebbe come voler sostenere che i nazisti erano fighi e "controcorrente" perché sapevano come opporsi al "pensiero unico" di chi pensava che tutti gli uomini dovessero avere pari dignità.
L'incontro per sfruttare il bigottismo religioso a danno di chiunque non sia ritenuto conforme al tentativo di ridefinizione ideologiaca della "famiglia" promossa da Amato verrà dunque posticipato dopo le elezioni. E intanto il "cattolicissimo" Povia è andato a Radio 24 a lodare il terrorista di Macerata: «Traini? Dobbiamo ringraziarlo, lo dico fra virgolette, perché sicuramente ha fatto capire a tutta l'Italia che c'è un grande problema. Traini ha fatto capire che la situazione è fuori controllo».
Già in passato Povia cercò visibilità mediatica con canzoni razziste ed insieme ad Amato ha in programma una serie di conferenze atte a sostenere che l'unità d'Italia sia stata un errore e che la Madonna vuole la secessione.