Pensiero unico. Savarese minaccia denunce contro chiunque esprima opinioni contrarie alle sue
Ha cercato consensi raccontando che i gay imporrebbero un fantomatico "pensiero unico" che impedirebbe agli omofobi di poter esternare insulti ed attuare processi discriminatori che danneggino tangibilmente la vita di persone che Filippo Savarese ritiene debbano essere considerati inferiori a lui in virtù di come lui ami andare davanti ai bambini a raccontare di come lui si porti a letto solo donne e di come la sua Maria Rachele Ruiu si faccia fottere solo bareback. Eppure, oggi è proprio Filippo Savarese ad annunciare denunce intimidatorie contro chiunque oserà manifestare pensieri che contrastino con il suo pensiero unico finalizzato alla promozione dell'odio e all'indottrinamento omofonico e misogino dei figli degli altri.
Attraverso un comunicato stampa diramato dall'agenzia che si occupa del marketing della lobby integralista finanziata da Ignacio Arsuaga, dinnanzi alle doverose proteste dei comuni colpiti dal loro raid è la Manif pour tous a raccontare che i «promotori valutano denuncia per diffamazione» e che ogni dissenso sarebbe «la prova dello strapotere LGBT».
Insomma, chi dissente deve essere punito dato che lui, dall'altro del suo vantarsi di come abbia erezioni dinnanzi ad un paio di tette, esige si vada nelle scuola a dire ai bambini che chi non è come lui dev'essere ritenuto "sbagliato" e che non è vero che le bambine hanno pari dignità rispetto ai maschietti. Ricorrendo frasi brevi e a slogan privi di argomentazioni che possano far presa in cervelli non troppo allenati a porsi delle domande, scrive:
Il tour del Bus della Libertà, in tutta Italia contro l'insegnamento Gender nelle scuole, si apre con lo scontro diretto col Comune di Reggio Calabria, dove il mezzo sosterà oggi dalle 15 in Piazza Indipendenza.
Ieri, infatti, la Commissione Pari Opportunità ha diramato un comunicato stampa definendo "offensiva", "vergognosa" e "discriminatoria" la campagna di CitizenGO e Generazione Famiglia per la libertà educativa dei genitori.
I promotori hanno dato mandato ai loro Legali di valutare gli estremi di una denuncia per diffamazione contro il Comune.
Da prassi non viene data voce alle argomentazioni della premessa, preferendo preconfezionare un messaggio atto a dire che "sicuramente" l'opera di distruzione delle nuove generazioni attuata da Savarese sia il bene e che "sicuramente" il resto del mondo è composto da idioti che non capiscano come le scopate della Ruiu meritino di essere elevate a merito civile.
Cercando poi di promuovere odio contro quei gruppi sociali che da anni risultano vittime delle sue aggressioni e delle sue diffamazioni, aggiunge pure:
L'attacco del Comune di Reggio Calabria al Bus della Libertà è comunque la prova della fortissima influenza della Lobby LGBT ai danni di tutti i cittadini.
La responsabile della Commissione Pari Opportunità che ha definito la nostra presenza oggi in città ‘offensiva', ‘vergognosa' e 'discriminatoria' solo perché difendiamo la libertà educativa dei genitori, è infatti anche una delle più attive esponenti dell'ArciGay locale.
Sembra paradossale che la nostra libertà di opinione ed espressione sia attaccata proprio dalla Commissione Pari Opportunità, che dovrebbe difendere il pluralismo democratico. Ma quando comanda la Lobby LGBT domina il pensiero unico politicamente corretto, che pretende di entrare nelle scuole per educare i figli degli altri su temi intimi e delicati come la sessualità e l'affettività.
Sarebbe come sostenere che se i neofascisti chiedono di manifestare, il Comune abbia l'obbligo di inneggiare ad Hitler dato che la difesa dello sterminio nazista rappresenterebbe una fantomatica "pluralità" di idee. In realtà la loro azione di indottrinamento all'odio finalizzata ad incitare la violenza contro i bambini sembrerebbe proprio ciò che Papa Francesco paragonava proprio al nazismo e al fascismo.
Lui vuole educare i suoi figli ad odiare e esige che un bambino gay che abbia avuto la sfortuna di nascere in una famiglia integralista non meriti protezione dinnanzi alle violenze perpetrare dai suoi genitori. Siamo alla stregua di chi difende un padre che stupra la figlia dicendo che può farlo perché lo sperma che l'ha generata è il suo.
Anche nel finale si cerca di creare inutile isteria:
Mettiamo in guardia tutti i cittadini calabresi: controllate quali progetti entrano nelle classi dei vostri figli e opponetevi a quelli promossi dalle associazioni LGBT, che confondono i bambini sulla loro identità sessuale.
La prima tappa del tour nazionale del Bus della Libertà già conferma l'importanza della campagna di CitizenGO e Generazione Famiglia, volta appunto a dimostrare la grave limitazione delle libertà fondamentali dei cittadini ad opera dell'associazionismo LGBT.
In realtà, trovandoci dinnanzi ad un'agenzia marketing che dirama comunicati stampa dal chiaro intento ideologico che cancellano l'opinione altrui per promuovere un pensiero unico, possiamo immaginare che Savarese cerchi la polemica e si macchi di qualunque atto possa suscitare scandalo nella speranza di poter ricorrere al bieco vittimismo come strumento di propaganda.
Lui stesso ammetteva che la campagna è stata finanziata da Arsiuaga nel periodo elettorale come strumento di promozione di Fratelli d'Italia e Lega Nord.