Saviano: «Il mandante morale dei fatti di Macerata è Matteo Salvini»
«Il mandante morale dei fatti di Macerata è Matteo Salvini. Lui e le sue parole sconsiderate sono oramai un pericolo mortale per la tenuta democratica. Chi oggi, soprattutto ai massimi livelli istituzionali, non se ne rende conto, sta ipotecando il nostro futuro». È quanto scrive Roberto Saviano su Twitter a commento della sparatoria di Macerata, dove un uomo di 28 anni, esponente della Lega candidato alle comunali 2017, ha ferito sei persone di origini straniere a colpi di pistola.
Nei giorni scorsi Salvini raccontò che la colpa dei crimini fosse della Boldrini e di chi tollera i migranti al posto di compiacere le sue generalizzazioni che mirano a fomentare odio sociale a beneficio elettorale del suo razzismo.
Saviano invita anche «gli organi di informazione a definire i fatti di Macerata per quello che sono: un atto terroristico di matrice fascista. Ogni tentativo di edulcorare o rendere neutra la notizia è connivenza».
Tale linea è stata condivisa anche da Pietro Grasso: «Le notizie che arrivano da Macerata mi lasciano attonito e inorridito. Chi, come Salvini, strumentalizza fatti di cronaca e tragedie per scopi elettorali è tra i responsabili di questa spirale di odio e di violenza che dobbiamo fermare al più presto. Odio e violenza che oggi hanno rischiato di trasformarsi in una strage razziale. Il nostro paese ha già conosciuto il fascismo e le sue leggi razziali. Non possiamo più voltarci dall'altra parte, non possiamo più minimizzare».
L'uomo ha diretto colpi di pistola anche contro la locale sede del Pd, come denunciato da Debora Serracchiani. Al termine della mattanza, il killer ha fatto il saluto romano e si è avvolto nel tricolore.
Forza Nuova ha espresso pieno sostegno all’autore della sparatoria di Macerata e si offrono di pagare le spese giudiziare per il suo tentato omicidio plurimo.