Tommaso Scandroglio vuole cancellare il libero arbitrio: Dio è cosa sua e lui decide a chi debba essere negato
Alla corte di Riccardo Cascioli, tutto fa brodo per sostenere che i gay siano sbagliati e che l'omofobia sia l'unico vero dogma che conta. Sia mai che qualche sua proselite possa davvero dare ascolto a quell'eretico di Gesù che predicava l'accoglienza dei fratelli e mettere in discussione quel Cascioli che dice loro che l'affamato va preso a calci sulle gengive e che il bisognoso non deve rompergli le scatole perché lui è troppo "cristiano" per occuparsi di quella feccia che è il prossimo.
E se fino a ieri Cascioli sbraitava come un indemoniato che i gay sarebbero stati troppo promiscui, oggi sbraita istericamente che i gay non devono assolutamente poter mostrare fedeltà di di coppia. L'affronto è contenuto in un vergognoso editoriale firmato dal solito Tommaso Scandroglio, nel quale l'integralista afferma:
Ci siamo sbagliati tutti. Il ritiro spirituale per coppie dello stesso sesso organizzato da Don Gianluca Carrega –responsabile della pastorale per le persone omosessuali della diocesi di Torino– non era centrato sulla fedeltà affettiva nelle coppie omosessuali, bensì sulla fedeltà di Dio verso tutti noi, omosessuali o eterosessuali.
A rivelare questo collettivo “fraintendimento preventivo” è stato Avvenire che così scrive giusto due giorni fa: “L’argomento del ritiro era sì la fedeltà, ma non tanto quella ‘tra coppie omosessuali’, innanzi tutto quella che Dio esprime con il suo amore verso tutte le creature, specialmente quelle più fragili e bisognose di aiuto”. Poi il quotidiano dei vescovi fa parlare Padre Pino Piva, che doveva tenere le meditazioni in occasione del ritiro spirituale poi sospeso dal vescovo per le plurime critiche provenienti da clero e laici: «Sarebbe stato un ritiro quaresimale sull’amore per convertirci all’amore, oggi è quanto mai necessario. E non solo per persone omosessuali e per i loro familiari, anche per persone e coppie eterosessuali. Obiettivo del ritiro? Aiutare le persone a fare una esperienza profonda e personale dell’amore di Dio; un amore sempre fedele e inesauribile». Ma le cose non stanno così, bensì la due giorni torinese riguardava la fedeltà “affettiva” che lega solo due persone omosessuali e non eterosessuali. Le prove per sostenerlo sono più di una.
La prima. Rileggiamo cosa scrive Avvenire: “L’argomento del ritiro era sì la fedeltà, ma non tanto quella ‘tra coppie omosessuali, innanzi tutto quella che Dio esprime con il suo amore verso tutte le creature “. Quel “non tanto” è illuminante perché ci rivela che il tema della fedeltà tra coppie omosessuali comunque era presente, seppur non fosse al primo posto. Con uno strabiliante autogol è lo stesso Avvenire ad ammettere che comunque in quel ritiro si parlava di fedeltà “affettiva” gay.
Scandroglio pare voler giocare a fare l'Azzeccagarbugli, in quel ruolo da Don Rodrigo che si mette a sbraitare che quel matrimonio non s'ha da fare perché lui, ostentatamente amante della vagina femminile, odia i gay e non tollera possano credere in quel Dio che a lui serve come giustificazione al suo odio.
Come un bambino con broncio, inizia pure ad enunciare i motivi per cui non vuole che la sua gente creda a quel tentativo di screditare la fedeltà dei gay, asserendo che lui non vuole proprio si possa dire qualunque qualcosa contrasti con il suo odio verso quella comunità. Il tutto sino a sentenziare:
La morale di questa storiaccia è duplice. Primo: Avvenire ha cercato di mettere una pezza peggio del buco. Altro che malinteso. Noi tutti avevamo capito benissimo come stavano le cose. Secondo: è bene a volte protestare, denunciare e non stare zitti. In tal modo costringi l’avversario a battere in ritirata, a tentare di cambiare le carte in tavola, a rivedere i piani di attacco ed ad annaspare cercando di accampare scuse. Non sempre capita, ma a volte, come in questa occasione, sì. E quindi plaudiamo all’iniziativa di Mons Nosiglia di sospendere il ritiro programmato sperando che dalla sospensione si passi alla cancellazione definitiva.
Chissà cosa ne direbbe Gesù di un fondamentalista che invita i suoi figli a non credere in lui solo perché lui pensa di valere più degli altri in virtù di quanto gli piaccia portarsi a letto una donna.