Fantomatiche «streghe a scuola», per Cascioli è colpa dell'immigrazione


«I casi di spiritismo e occultismo nelle scuole che abbiamo denunciato sono il prodotto diretto di quella ideologia immigrazionista che idealizza le culture lontane, spesso violente, in odio alla propria, che è erede della civiltà cristiana». Lo scrive Riccardo Cascioli in un surreale editoriale con cui La Nuova Bussola Quotidiana torna a denigrare la scrittrice che invita al rispetto e che lui sostiene possa creare "possessioni" nei bambini.

Con toni che paiono al limite dell'intimidazione, scrive:

Fa piacere sapere che i nostri articoli sulla «strega a scuola», al secolo Ramona Parenzan, abbiano procurato alla strega in questione tante occasioni di lavoro oltre a centinaia e centinaia di messaggi di solidarietà. Tutte cose che ci ha fatto sapere la stessa Parenzan intervenendo ieri a Radio Onda d'Urto, una emittente locale bresciana felicemente rimasta alle lotte proletarie del movimento del ’77.
Ci fa piacere soprattutto perché, al pari del suo avvocato, eravamo seriamente preoccupati per «le gravi ripercussioni negative sulla sua attività professionale» e per le «offese alla sua reputazione» che i nostri articoli le avevano procurato. Quindi siamo felici che tutto sia andato per il meglio e non ci sia più da preoccuparsi. O meglio, forse qualcosa rimane in sospeso visto che il Comitato Articolo 26 (Associazione di genitori e docenti) ha inviato una lettera ai dirigenti scolastici nazionali e locali esponendo una serie di irregolarità legate alla presenza della Parenzan nella scuola di Mocasina e richiedendo chiarimenti urgenti.

Il messaggio è evidente: chi risulterà sgradito all'integralismo avrà le loro associazioni alle calcagna, pronte a cercare qualunque pretesto per creare grane a chi non si è genuflesso dinnanzi a loro.

Ma ben presto il discorso vira sulla "difesa della razza". Cascioli aggiunge:

Ma tralasciando le vicende personali e tralasciando anche l'uso della scuola per fini di indottrinamento (cosa di cui abbiamo già parlato negli articoli in questione) è necessario mettere in rilievo un aspetto decisivo che favorisce la penetrazione e la diffusione nelle scuole di spiritismi e occultismi vari. In qualche modo lo ha detto la stessa Parenzan, ovviamente dall'opposto punto di vista: il tema centrale è l'intercultura o la multiculturalità, fenomeno che è direttamente legato all'immigrazione. Le invocazioni agli spiriti, la distribuzione di amuleti, le presunte pozioni magiche sono tutte parte di laboratori interculturali.
Proprio l'ideologia del multiculturalismo – di cui altri paesi europei già raccolgono i frutti amari – avvicina i “mediatori culturali” a tante espressioni del mondo cattolico. Non a caso la Parenzan collabora attivamente anche ad iniziative della Caritas bresciana, e trova dalla sua parte anche dei parroci. La convinzione di costoro, come ha ben sintetizzato la stessa «strega Romilda» a Radio Onda d'Urto, è che «l'ospite salva l'ospitante» e non viceversa; «sono quelli che arrivano che ci salvano da barriere ideologiche e asfittiche concezioni del mondo e della vita».

Se appare surreale come Cascioli bolli come "ideologie" tutto ciò che non corrisponde al suo pensiero, immancabile è la sua strumentalizzazione ideologica:

È un presunto amore alle altre culture che parte però dall'odio per la propria cultura e la propria identità, e qui il multiculturalismo laico si sposa con un certo terzomondismo cattolico. Non è a caso che dalle tante organizzazioni cattoliche che si occupano di immigrati non sia mai venuta una testimonianza di annuncio del cristianesimo a chi arriva. Da chi arriva dobbiamo solo imparare.
Così mentre si critica spietatamente la nostra cultura, eredità della civiltà cristiana, si idealizzano le culture di chi arriva.

Non sembra un caso che Cascioli tenti di creare una inesistente contrapposizione tra la vita e il cristianesimo (probabilmente inteso come il "suo" cristianesimo, quindi non necessariamente vicino a quello di un Gesù che invitava all'accoglienza del forestiero). Ma come ci insegna l'Isis, l'abuso della credenza religiosa può garantire miliziani disposti persino a morire per eseguire gli ordini di chi racconta loro di rappresentare il volere di Dio.

Non manca il solito tentativo di fomentare isteria attraverso il tirare in ballo i bambini. Ipotizzando scenari surreali, Cascioli conclude:

E tutto questo sta diventando pane quotidiano nelle nostre scuole. Lo ricordava ieri la Parenzan: «Nelle linee guida della Buona scuola c'è l'interculturalità obbligatoria». È così che nei programmi di interculturalità, nei laboratori della «strega Romilda» e di tanti altri che fanno lo stesso lavoro, possono entrare a pieno titolo anche invocazioni agli spiriti e pratiche occulte che potrebbero avere conseguenze devastanti per i bambini. Che poi si tratti delle stesse pratiche e delle stesse culture che sono a fondamento del cannibalismo, delle stragi degli albini e dei calvi, dei sacrifici umani, delle mutilazioni genitali femminili, dei massacri tribali, questo non si deve dire, sarebbe xenofobia e razzismo. Non illudiamoci, questo sarà anche il nostro futuro se multiculturalisti - laici e cattolici - hanno deciso che «sono quelli che arrivano che ci salveranno».
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