Gandolfini propone Pillon come sostituto al Papa nella costituzione della sua nuova chiesa
L'atto più vergognoso dell'integralismo cattolico è un ossessivo tentativo di sostenere che Dio è Gandolfini e che la Madonna loda i suoi progetti di ridefinizione della società sulla base dei suoi distinguo atti a togliere dignità civile alle minoranze. Lui è l'ariano, il modello unico a cui tutti devono essere conformati se non vogliono essere perseguitati.
Ci stanno scippando la libertà religiosa, tramutandola in un oggetto di propaganda politica in cui pochi fondamentalisti possano sfruttare il nome di Dio a vantaggio dei loro demoniaci piani di contaminazione della società.
Capita così che in un articolo di Domenico Bonvegna apparso sul Corriere del sud ci si trovi dinnanzi a chi giura che Gandolfini sia la voce di Dio e che lui sia chi deve dettar legge nel nome dei sedicenti "cattolici" e della loro sete di predominio contro la libertà altrui. Scrive:
Intendo partire dal peso politico che avrà la pattuglia parlamentare, che condivide la piattaforma valoriale del «Comitato difendiamo i nostri figli», di quel «popolo del Family Day», guidato da Massimo Gandolfini.
Partiamo da qui, il popolo del family day si è spaccato prima delle elezioni, alcuni dirigenti con alla guida di Mario Adinolfi hanno scelto di fare un partito identitario, etico, «Il Popolo della famiglia» (il PdF), altri, la maggioranza, con Gandolfini, hanno scelto di contaminare le forze politiche, criticando apertamente la scelta di Adinolfi e compagni. A Roma, in un convegno sull'inverno demografico, il Comitato insieme ad Alleanza Cattolica ha presentato dei punti programmatici a tutte le forze politiche, si sono presentati esclusivamente i rappresentanti di centrodestra. Nello stesso tempo alcuni uomini del Comitato sono stati candidati ed eletti il 4 marzo in queste forze, in particolare nella Lega.
Il riferimento è ad un vergognoso convegno in cui si è sostenuto che bisogna togliere dignità alle famiglie che non sono conformi al pensiero unico di Gandolfini, in un attacco frontale alla libertà delle persone.
Perché se è tollerabile che Gandolfini possa avere una sua opinabile idea di "famiglia", non accettabile è che la voglia imporre agli altri a danno delle famiglie altrui.
Curioso è come Simone Pillon sia stato nominato quale rappresentante dei "Cristiani", un sostituto ad un Papa che non collabora alla loro contaminazione delle società in quella logica pr cui a rappresentare glia ltri è che si auto-proclama rappresentante di chi non ha mai detto di condividere le sue idee.
Al family day di Gandolfini c'era una minoranza: è aberrante si arroghino il diritto di infilare a forza la loro ideologia nelle bocche di chi non ha mai espresso appoggio alle loro crociate solo perché amano usare politicamente il nome di Dio quale garanzia di impunità dinnanzi ad un'aggressione ai principi costituzionali.
Non manca un passaggio in cui si mostra come Gandolfini voglia impossessarsi della parola "Famiglia" per tramutarla in un un oggetto ideologico di aggressione alla famiglia naturale, ossia fondata da due persone che secondo natura decidono di vivere assieme:
E' un dato di fatto su cui occorre riflettere, anche se Pillon con signorilità evita di fare polemiche, per quanto mi riguarda io non posso esimermi dal farle. In pratica la scelta di ghettizzare la famiglia in un solo partito, è stata dannosa e inutile. E' stato un errore politico. Questo poteva andare bene, forse, negli anni '50 o '60, quando esisteva ancora la società cristiana, oggi non c'è più, abbiamo una società «coriandolizzata», come sostiene Giuseppe De Rita. Certamente ancora persistono frammenti di cristianesimo nel nostro Paese, nonostante un certo mondo stia morendo. Tocca al Comitato e a chi vuole allearsi e condividere il suo progetto per rianimare il corpo sociale, risvegliando le tante famiglie sane presenti sul territorio, come abbiamo visto nelle due manifestazioni romane.
Si arriva così a dire che Dio è di destra e che Salvini sia l'espressione dei Vangeli. Curioso, dato che basterebbe leggere la quarta di copertina per comprendere che in tale tesi qualcosa non torni:
Praticamente nel dopoguerra siamo passati dal partito unico per i cattolici (la DC) alla trasversalità, (Convegno di Palermo e Verona), il progetto culturale dei cattolici, che faceva riferimento a Scienza e Vita, al Forum delle Famiglie, sotto la tutela del cardinale Camillo Ruini. Con la trasversalità si cercava di contaminare il più possibile tutti gli schieramenti politici. Per un certo tempo, finchè c'era il cardinale Ruini, la strategia ha funzionato, dopo, la struttura è implosa. Si è poi passati al partito «riserva indiana», in cui i cattolici sono stati rinchiusi all'interno di un piccolo partitino tipo l'Udc, Ncd poi. Partitini ininfluenti perché poco convinti di difendere le istanze valoriali. Alla fine la storia si conclude con Pierferdinando Casini candidato nel Pd a Bologna, che si ritrova a parlare sotto i ritratti dei gerarchi comunisti e ad Angelino Alfano che non ha il coraggio di candidarsi perchè sicuro di essere inseguito (ssigutatu) dalla gente.
Oggi siamo giunti a una nuova fase, che è quella del Family Day, dove i cattolici sono orfani dei vescovi pilota e forse questo è una buona cosa, e che si organizzano da soli. Pertanto i cattolici da queste elezioni non sono stati tagliati fuori, ora si apre una nuova stagione. Che i pastori, i vescovi, abbiano fatto un passo indietro, è un bene. Del resto i vescovi devono fare i pastori, non devono dispensare criteri di come muoversi in politica.
Rottamato il vaticano e sostenuto che Pillon sia il nuovo capo della cristianità, concludono:
Per Pillon grazie ai mille convegni organizzati dal Comitato, sta partendo dal basso un lavoro che potrebbe arrivare a una nuova edizione dell'Opera dei Congressi. La politica non sarà lasciata sola. Servono quelle «minoranze creative», come auspicava Benedetto XVI, per contagiare anche il mondo politico. E' un compito impegnativo e prioritario, occorre costruire «ambienti sani», per riconquistare i cuori a Cristo e per poter ricomporre i cocci di una società senza bussola. Oggi viviamo un periodo molto simile a quello vissuto dai benedettini, che seppero costruire un nuovo mondo a fronte dello sgretolamento dell’impero romano in Occidente.