Giletti sdogana l'ultra-integralista Gianfranco Amato a La7
Per quanto surreale possa sembrare, Massimo Giletti ha convocato come ospite del suo "Non è l'Arena" l'ultra-integralista Gianfranco Amato, l'uomo che dice di aver visto la Madonna e di essere stato da lei incaricato di combattere contro l'educazione al rispetto nelle scuole e contro i diritti delle persone lgbt.
Questa volta la chiamata (di Giletti, non certo della Madonna) è giunta per chiedergli di dispensare le sue solite condanne morali contro gli scambisti.
Forse perché esposto ad una maggiore visibilità o forse perché non così contrario allo scambismo se coinvolge un uomo e una donna, l'impressione è che l'autoproclamato "generale" abbia ostentato meno livore del solito. Resta comunque grave come La7 si presti a sdoganare uno tra i più feroci integralisti anti-gay degli ultimi anni, rischiando di legittimare quelle sue conferenze di disinformazione in cui è solito mostrare materiale decontestualizzato in assenza di un qualsivoglia contraddittorio che possa restituire realtà ai fatti.
Ma il servizio di promozione all'omotransofobia del programma non resta isolato, dato che nelle scorse puntate Giletti tacque mentre Rocco Siffredi sosteneva di aver fatto sesso con uomini perché «io considero i trans degli uomini e ho fatto film con loro».
Dinnanzi ad un uso del maschile e ad un'opinabile opinione sul lloro sesso, ci si sarebbe aspettàti uno straccio di contestazione da parte del conduttore. Ma quella contestazione non è mai giunta, quasi come se quelle parole fossero accettabili in quella formulazione (e dinnanzi ad un personaggio che non ha mai mostrato particolare indole omofoba, probabilmente non sarebbe stato certo così difficile buttare lì una qualche precisazione).
Da segnalare è anche il tenore dei commenti che il "generale" ha collezionato sulla sua pagina. Persone che paiono indottrinate a ritenersi migliori degli altri, assetate dal disprezzo e desiderose di elargire le loro condane.
Una persona matura penserebbe che chi è contrario allo scambismo può semplicemente non fare lo scambista, loro sostengono che la loro contrarietà debba inporre divieti a chi ha opinioni diverse dalle loro:
Pare buffo come venderebbero loro madre pur di raccontarsi che i loro "matrimoni" varrebbero di più solo perché etero, così come ipocrita è il loro appellarsi al mancato obligo di fedeltà che è stato tolto proprio per loro volere. E che dire di come si rimpiano la bocca di quelle parole per votare un partito giudato da un uomo che dichiarò di aver fatto fallire le sue prime nozze «perché mi ero innamorato di un'altra donna, che non è quella con cui convivo ora».