Pescara boccia la mozione sulla presunta “teoria gender”. Il plauso di Arcigay Chieti


Arcigay Chieti plaude alla bocciatura nel consiglio comunale di Pescara di ieri di una mozione che avrebbe dovuto prevedere un protocollo di intesa tra il Comune e l’Ufficio Scolastico provinciale e regionale finalizzato a “tutelare la libertà educativa nelle scuole pescaresi affinché non vengano poste in essere attività divulgative sulla ‘teoria gender’ intese come bisogno educativo”. Considerando lo stravagante argomento portato nella mozione, ci rallegriamo che fortunatamente quest’ultima sia stata bocciata; da rilevare il defilarsi del Movimento 5 Stelle, che non ha partecipato alla votazione, e che in tema di diritti civili si distingue spesso dall’atteggiamento pilatesco. La mozione in ogni caso era puramente strumentale in quanto non esiste alcuna teoria gender che viene insegnata nelle scuole; sono poi semplicemente risibili e puramente leggende metropolitane le ipotesi prospettate dal capogruppo di Forza Italia che ha presentato la mozione, sul fatto che ai bambini nelle scuole verrebbe “promossa apertamente la transessualità”, che si “inviterebbero i bambini a ignorare la propria natura biologica per scegliere liberamente il proprio genere, tenendo peraltro all’oscuro anche le famiglie”. Gli oppositori della fantomatica teoria gender evidentemente non sono abituati al rispetto delle diversità, per cui confondono lo spiegare nelle scuole che esistono (perché esistono, malgrado tutto) per esempio famiglie normalissime e altrettanto felici composte da genitori dello stesso sesso - attraverso semplici favole che non hanno alcuno scopo di indottrinamento e costrizione - con una inesistente minaccia. D’altra parte non si spiega il fatto che quando in passato non si parlava affatto di omosessualità e transessualità, individui omosessuali e transessuali comunque nascevano e verosimilmente a loro non veniva certo insegnata da nessuno, anzi era una condizione che doveva essere tassativamente repressa, pena lo stigma sociale. Quindi spiegare semplicemente la diversità non farà cambiare di una virgola l’orientamento sessuale di nessuno, anzi servirà ad evitare, questo sì, che fenomeni di bullismo si propaghino pericolosamente. Purtroppo di recente, al pari di tante fake news e bufale che imperversano sui social, si stanno diffondendo sempre più gruppi che agitano lo spauracchio dalla (inesistente, lo ripetiamo) teoria del gender, e temiamo che questo recente sport emergente dello spaventare strumentalmente la gente con inesistenti paure, non possa fare altro che fare richiudere la società sempre più nel proprio piccolo mondo antico, acutizzando tensioni e contrasti, alimentati dalla crisi economica e dal fallimento della politica. Arcigay Chieti sarà vigile per evitare che simili bizzarre proposte vengano portate anche nella nostra città.
Durante lo stesso consiglio comunale di ieri, inoltre, ci fa piacere rilevare anche il passaggio della mozione "mai più fascismi" che impegna Sindaco e Giunta pescaresi a non concedere patrocinio, spazi o suolo pubblico a coloro i quali “non garantiscano di rispettare i valori sanciti dalla Costituzione, professando e/o praticando comportamenti fascisti, razzisti, omofobi, transfobici e sessisti”, quindi ci auguriamo di non vedere nuovamente, almeno a Pescara, l’odio omofobico portato dalle sentinelle in piedi, allineate in maniera inquietante in piazza.

Arcigay Chieti
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