Pur di promuovere odio omofobico, Toni Brandi arriva a spergiurare che 35enne e un 75enne siano coetanei


Nonostante la sua vecchiaia, se Toni Brandi dovesse avere spermatozoi in grado di ingravidare una femmina, nessuno potrebbe vietargli di avere figli. Eppure lui, ricorrendo paragoni criminali, non esista un solo momento per mentire ai suoi proseliti e per fomentare odio. In un articolo prettamente ideologico dall'inaudita ferocia integralista, la sua organizzazione pare capace di scrivere:

Nei giorni scorsi è impazzato sui social il collage ritraente la foto di Niki Vendola con in braccio il “suo” bambino e la coppia dei – così “ribattezzati” – genitori-nonni piemontesi, Luigi Deambrosis e Gabriella Carsano. Il messaggio lanciato a proposito di questa immagine, in alcuni casi anche commentata, stava a significare il paradosso secondo il quale a Vendola (ultracinquantenne) – omosessuale accompagnato, che ha comprato il bambino con maternità surrogata in Canada – viene lasciato il bambino nonostante l’abominio compiuto, mentre che ai due genitori della bambina di 7 anni (oggi 75 lui e 63 lei), nata nel 2010, viene tolta definitivamente perché considerati troppo vecchi per essere in grado di occuparsi di lei.

Se l'unico vero abominio pare rappresentato dalla ferocia di Toni Brandi, il vecchio integralista pare essersi dimenticato un piccolo particolare che ovviamente si è premurato di occultare ai suoi proseliti: Nichi Vendola ha adottato il figlio del marito e non è andato in un orfanotrofio a cercare un cucciolo d'uomo da tenere in casa durante la vecchiaia.
Naturalmente omette anche di dire che Eddy Testa ha 35 anni e che il padre protagonista della sua storia ne ha 75. E neppure sembra importargli se la vecchia sia stata denunciata più volte per abbandono di minore: se la vecchia è eterosessuale, deve essere ritenuta un buon genitore anche se picchia, abbandona o maltratta i figli.

Da copione, l'organizzazione di Brandi non manca di sostenere che persino questa violenza sui minori sia un atto voluto da Gesù e dal cristianesimo, in quel loro costante abuso del sentimento religioso quale mezzo di propaganda. Scrivono:

L’attacco demoniaco è inequivocabilmente al concepito, al mirabile disegno con il quale il Creatore di ogni cosa ha elevato la Vita. Siamo davanti alla scimmiottatura di questo Miracolo, a cui viene contrapposto dalla scimmia infernale un orrendo e macchinoso “miracolo” al contrario.

L'aggressione e la propaganda di Brandi è costante, disgustosa e sempre più violenta. Forse neppure nel terzo mondo si accetterebbe l'esista di un'organizzazione che si fa pagare per fomentare odio e disprezzo contro interi gruppi sociali attraverso la costante ed ossessiva proposizione di singoli fatti rimpacchettate e rivisti secondo ciò che maggiormente può far comodo dalla loro demoniaca propaganda contro la vita, contro la famiglia e contro la società.

Dinnanzi ad un simile abominio e ad un'organizzazione che fattura diffamando la gente, insultando gli affetti dei cittadini e disprezzando quel Dio che Brando giura abbia sbagliato a creare un mondo in cui lui non viene universalmente riconosciuto come il "modello ariano" a cui ogni essere umano deve inspirarsi se non vuole essere reso vittima della sua feroce aggressione, la domanda è sempre la stessa: dov'è lo stato mentre questa gente aggredisce i nostri figli, le nostre famiglie e i nostri affetti? Perché il solo fatto che non abbiano remore nel bestemmiare il nome di Dio dovrebbe permettergli di abusare di una mal-interpretata "libertà religiosa" in contrasto con l'inviolabile diritto costituzionale alla pari dignità?
Non se ne può davvero più di un'Italia così devastata e spaventata dalle lobby integraliste da non avere il minimo coraggio di reagire a chi le sta colonizzando attraverso paure, bestemmiati e e fondamentalismi. Quando i gay inizieranno a volare dai tetti e le donne verranno stuprate dopo che Brandi avrà negato loro le protezioni della Convenzione di Istanbul sarà già troppo tardi.
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