Anche Rita Sberna rilancia la bufala de La Nuova Bussola Quotidiana sul Gesù ispirato a Conchita Wurst
L'integralismo è in subbuglio: Riccardo Cascioli ha detto loro che un libro per il catechismo conterrebbe l'immagine di due gay e il volto di Gesù ricorderebbe quello di Conchita Wurst, quindi è ovvio si reputi necessario un piano d'urgenza per chiedere il rogo di quel materiale che osa contrastare il loro sostenere che Dio detesti i gay quasi quanto odia gli stranieri o le donne che non si sottomettono al marito.
Certo, in realtà il libro stesso spiega che quei due uomini sono semplicemente un papà e il catechista, così come il fatto che il libro sia stato edito nel 2006 lascia intendere che difficilmente la disegnatrice possa essersi ispirata ad un personaggio che ancora non esisteva, eppure la regola dell'integralismo è dare credito a qualunque stupidaggine possa concorrere a fomentare odio contro i gay.
A rilanciare la bufala è anche la fondamentalista Rita Sberna che su Cristiani Today pubblica un articolo dal titolo "Copertina del catechismo raffigurante coppia gay!!!".
I tre punti esclamativi paiono voler segnalare come la donna non sopporti proprio l'idea che Dio possa aver creato quell'omosessualità di cui Cascioli nega l'esistenza. Nel testo scrive:
Le Edizioni Salesiane Elledici (molto conosciute nel mondo cattolico) hanno spiazzato la maggior parte dei cattolici che seguono il catechismo della Chiesa Cattolica, senza adeguarsi ai tempi, proprio perchè il Vangelo è lo stesso di 2000 anni fa... pubblicando una copertina del libro del catechismo, raffigurante una coppia gay e proponendo l’omosessualità come stile di vita alternativo.
Si sottolinea che il volume sia edito dai salesiani dato che il Papa è salesiano e non è a loro gradito quanto quel suo predecessore che spalleggiava il potere politico dei fondamentalisti. Si passa così alla comica ricostruzione di una realtà alterativa ad uso e consumo delle propaganda omofoba, occupandosi di parlare rigorosamente al maschile delle transessuali (anche se la Wurst non è transessuale) per sottolineare come loro si rifiutino categoricamente di concedere rispetto alla loro identità:
Nella prima copertina, si vede Gesù, raffigurato al centro ed è la “fotocopia” di Conchita Wurst, il famoso transessuale austriaco. Se digitate su google il suo nome e lo confrontate con quello del Gesù nel catechismo non potrete non rimanere folgorati dalla straordinaria somiglianza.
Ma andiamo avanti esaminando chi sono gli altri personaggi accanto a Gesù: c’è la nonna con i due nipotini e dall’altra parte c’è una mamma con i suoi figli, una è di colore perché il politically correct ci sta sempre. E dietro a loro c’è un tizio allampanato che batte le mani come un fru fru e che dal colletto e i bottoni in verticale sul completo nero appare chiaramente come un prete. Un prete con la giacchetta di tendenza.
Girando, andiamo ad esaminare la quarta copertina e capiamo perchè il popolo del web si è ribellato: Ci sono due uomini che guardano verso l’orizzonte su un punto non identificato e sullo sfondo compare un piccolo villaggio con la chiesa. Due bambini sono avvinghiati al primo, un signore distinto, quasi dandy, con una giacca a righe che costringerebbe la Polstrada quanto meno ad un controllo. Dietro di lui invece c’è un altro uomo. Più casual, con gli occhialini alla John Lennon e il maglioncino rosa. Capelli ricci lunghi e barbetta da intellettuale. I due uomini sembrerebbero una coppia di omosessuali.
Sottolineando come i bambini non siano tutti bianchi come forse piacerebbe ai neofascisti, si insulta chi non esprime un'italica virilità simile a quella teorizzata da Mussolini e si fantastica sul fatto che due uomini debbano per forza essere gay se non sono in compagnia di una donna. Il tutto per sentenziare:
Ma come può una coppia omosessuale essere rappresentata sulla copertina del catechismo?
La Nuova Bussola quotidiana ha cercato di contattare la disegnatrice della copertina, ma quest’ultima non ha risposto, e così rimangono tanti punti interrogativi e tanti questiti da risolvere.
Di certo per l’edizione elledici, è uno scivolone a prescindere dal significato reale della copertina, ad oggi, a libera interpretazione del lettore.
Insomma, la signora Sbenra non solo ci tiene molto ad ostentare la sua eterosessualità, ma chiede a gran voce che le copertine dei volumetti religiosi per bambini servano ad indottrinare i più piccoli al suo odio e al suo disprezzo contro chiunque sia fatto ad immagine di Dio e non ad immagine e somiglianza dei suoi pruriti sessuali.
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