Blitz anti-gay a Ravenna. Assolti i camerata di Forza Nuova
In Italia l'odio viene ritenuto lecito ed esistono leggi speciali che proteggono solo chi si professa aderente ad una qualche religione. È questo il motivo per cui Mario Adinolfi può impunemente insultare un intero gruppo sociale mentre il suo segretario ha firmato decine di denunce in cui accusava di "oltraggio al sentimento religioso" contro chiunque dissentisse dal suo sostenere che Adinolfi sia una sorta di nuovo messia inviato da Dio per dirci che Gesù sbagliava ad invitarci all'accoglienza e all'amore verso il prossimo, dato che la vergine Maria sarebbe interessata solo ed unicamente a controllare che il suo mariolone eaculi senza preservativo all'interno di donne a lui sottomesse.
Capita così che a Ravenna siano stati assolti sette camerata di Forza Nuova perché il loro blitz anti-gay non costituisce reato.
Durante una manifestazione non autorizzata pensata dai forzanovisti in occasione di manifestazione promossa a Ravenna dal movimento 'Over the rainbow' lo scorso 11 ottobre 2015, quattro donne avevano esposto uno striscione con scritto "La natura ce l'ha insegnato un bimbo da 2 gay non è mai nato".
La polizia intervenì e dalla loro relazione derivarono decreti penali di condanna. Gli accusati, difesi dagli avvocati Mario Giancaspro di Perugia e Carlo Benini di Ravenna avevano presentato opposizione perché la legge sulla pubblica sicurezza precisa che non è punibile chi, obbedendo all'ordine dell'autorità, si ritira da una manifestazione non autorizzata, come accadde in quell'occasione.