Mentre spopolano le fake-news, la procura di Bologna sequestra il sito anti-bufale
Il sito Butac.it (Bufale un tanto al chilo) è quotidianamente impegnato nel contrasto alle fake-news e alle truffe culturali promosse sui social network. Oltre a dimostrare la falsità degli articoli in cui gli stranieri vengono accusati di crimini mai commessi come mezzo per promuovere le destre populiste, attenzione è stata dedicata negli anni anche alle false notizie contro le persone trans diffuse da La Nuova Bussola Quotidiana o ad altre bugie su quella fantomatica «ideologia gender» che il fondamentalismo cattolico si è inventato come scudo con cui promuovere omofobia e sessiamo.
In un mondo in cui alcuni quotidiani nazionali che si inventano bufale a fini propagandistici, il sito ha documentato la falsità di notizie scritte per creare inutili allarmismo, come quelle riguardanti un fantomatico asilo che Il Giornale e La Nuova Bussola Quotidiana giuravano avesse «abolito la festa del papà per non offendere i gay». Non solo, il sito collabora spesso con la Polizia Postale nel segnalare tentativi di truffe online.
Per tutti questi motivi pare incredibile come l'intero sito sia stato sottoposto a sequestro preventivo da parte della procura di Bologna, con un'operazione svolta dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni per l’Emilia-Romagna. In un mondo in cui la fake-news spopolano a danno dei cittadini, pare che le autorità vogliano chiudere la bocca a chi racconta la verità.
Sembra che il sequestro preventivo sia stato disposto in seguito a una querela per un articolo pubblicato due anni e mezzo fa in cui si parlava di un oncologo che promuoveva la medicina olistica senza alcun fondamento scientifico. Il sito aveva già ricevuto querele in passato, ma nei casi precedenti i magistrati avevano disposto il sequestro dei soli articoli interessati e non dell’intero sito.