Presentato il Diversity Media Report 2018
È stata presentata a Palazzo Marino il Diversity Media Report 2018, l'annuale studio sulla rappresentazione di persone e tematiche LGBTI nei media italiani.
L'approvazione delle unioni civili e la scomparsa delle rivendicazioni lgbt dalle agende dei partiti ha causato la caduta di notizie provenienti da fonti politiche (passate dal 48,7% del 2016 al 14,1% del 2017). Di contro, sono quasi raddoppiare le notizie provenienti da fonti della società civile (dal 6,6% del 2016 all’11,7% del 2017). La cronaca nera risulta la principale area che porta i quotidiani ad occuparsi dei gay.
Il numero delle presenze lgbt sul piccolo schermo è in netto aumento (+246%), con un significativo incremento anche nelle serie televisive italiane.
Francesca Vecchioni, presidentessa di Diversity, dichiara: «Il modo di raccontare persone e storie LGBTI nei media italiani è indicativo del livello di inclusione della società. Chi crea contenuti mediatici e sa raccontare queste storie spesso rappresenta anche altre forme di diversity (genere, età, disabilità, etnia, religione, orientamento sessuale) contribuendo così a promuovere una cultura più inclusiva. La politica nel 2017 non si occupa più di inclusione e LGBTI ma, dall’analisi dell’informazione dei prodotti mediatici, ci accorgiamo di quanto il tema sia caro alla società civile. Se qualcuno pensava che la legge sulle unioni civili non servisse, o interessasse una minoranza ristretta, si deve ricredere: i dati mostrano quanto importante sia il suo impatto reale sulle persone. Dove non è arrivata la legge – ricordiamo l’assenza del matrimonio egualitario e la tutela per le figlie e i figli di coppie omosessuali – arriva l’immaginario collettivo, con una rappresentazione mediatica che punta su questi temi, di fatto, normalizzandoli».
Alla presentazione del report erano presenti anche Giuseppe Sala, sindaco di Milano, e Pierfrancesco Majorino, assessore alle politiche sociali di Milano.
«Milano –ha commentato Sala– darà anche quest’anno il patrocinio al Pride che si svolgerà in città alla fine di giugno. Milano, dopo Toronto nel 2018 e New York nel 2019, ospiterà nel 2020 la convention mondiale del turismo LGBT perché considerata gay friendly al pari di altre grandi città del mondo. Milano non farà nessun passo indietro sul tema dei diritti civili, semmai saranno solo passi avanti. In questi ultimi giorni si è tornati a parlare di questo argomento e con convinzione, proprio in occasione della presentazione del Diversity Media Report, che ci illustra come la società civile stia cambiando proprio in riferimento alle tematiche Lgbt, mi sento di ribadire il nostro impegno e la nostra partecipazione all’affermazione di diritti che sono per noi, senza distinzione, diritti di tutti».
Nell'occasione sono state annunciate anche le candidature per i Diversity Media Awards 2018, che potranno essere vorati online sino al 20 maggio. La premiazione si terrà il 23 maggio al teatro Vetra di Milano, con Fabio Canino direttore della serata e conduttore al fianco di Diana Del Bufalo e Guglielmo Scilla.
Di seguito le candidature:
Miglior film
- Chi salverà le rose? (Corallo Film)
- Il padre d’Italia (Bianca Film, Rai Cinema)
- La parrucchiera (Skydancers, Mad Entertainment, Rai Cinema)
- Nove lune e mezza (Neo Art, Paco Cinematografica)
Migliore serie tv italiana
- Amore pensaci tu (Publispei, RTI – Canale 5)
- Gomorra (Sky, Cattleya, Fandango, LA7, Beta Film – Sky Atlantic, Sky Cinema 1)
- I bastardi di Pizzofalcone (Clemart, Rai Fiction – Rai Uno)
- Suburra: La Serie (Cattleya, Rai Fiction – Netflix)
Migliore serie tv straniera
- Billions (Best Available! TBTF Productions Inc. – Sky Atlantic)
- Grace and Frankie (Okay Goodnight, Skydance Productions – Netflix)
- One Mississippi (Zero Dollars and Zero, Sense Productions, Good Egg Productions, Inc., Pig Newton, Inc.,
- 3 Arts Entertainment, FX, Amazon Studios – Amazon Prime Video)
- Narcos (Gaumont – Netflix)
- Sense8 (Anarchos Productions, Javelin Productions, Studio JMS, Motion Picture Capital, Georgeville
- Television – Netflix)
- Star Trek: Discovery (CBS Television Studios – Netflix)
Miglior programma tv
- Adesso sì (Stand By Me – Rai 2)
- Cose da non chiedere (Toro Media, Discovery Italia – Real Time)
- Parla con lei (FremantleMedia – FoxLife [canale 114 di Sky])
- Rivoluzione Gender (National Geographic [canale 403 di Sky])
- Stato civile (PanamaFilm – Rai 3)
- X Factor (FremantleMedia Italia – Sky 1)
Miglior pubblicità
- A modo nostro l’amore (Brosway)
- Amati per come sei (Coconuda)
- Fuori luogo (Gibbo&Lori – Idealista)
- Pool Boy (Santo – Coca-Cola)
- #PowertoKisses (Red Team – Vodafone)
Miglior programma radio
- Fahrenheit – Radio Tre
- Il Geco e la Farfalla – Radio Capital
- m2o Radio @ Gay Village
- Miracolo Italiano – Radio Due
- Pinocchio – Radio Deejay
Personaggio dell’anno
- Alberto Angela
- Salvatore Esposito
- Michela Murgia
- Virginia Raffaele
- Roberto Saviano
Influencer
- Gnambox
- Iconize
- Loretta Grace
- Martina Dell’Ombra
- Shanti Lives
- Willwoosh
Premio media young
- BoJack Horseman (The Tornante Company, ShadowMachine Films – Netflix)
- Crazy Ex-Girlfriend (LeanMachine, webbterfuge, Warner Bros. Television, CBS Television Studios –
- Netflix)
- Master of None (Alan Yang Pictures, Oh Brudder Productions, 3 Arts Entertainment, Fremulon, Universal
- Television – Netflix)
- Tredici (July Moon Productions, Kicked to the Curb Productions, Anonymous Content, Paramount
- Television – Netflix)
- Supergirl (Berlanti Productions, DC Entertainment, Warner Bros. Television – Italia 1)