Dopo aver subito anni di offensive integraliste, Lo Stampatello ricorrerò alla produzione dal basso
Piccolo Uovo è un libro per bambini in cui un pinguino si mette alla ricerca della famiglia perfetta. Scoprendo come esistano varie forme di famiglie, arriva a decidere che non esista una famiglia migliore delle altre ma che tutte le famiglie siano belle perché famiglia.
Lo scopo è quello di rassicurare i bambini, spiegando loro che non hanno motivo di sentirsi diversi se la loro famiglia è composta da genitori divorziati, se sono in affido dai nonni, se la famiglia è allargata o se i genitori sono gay. Ma è proprio per cercare di negare quest'ultimo punto che il volume è stato vittima di feroci attacchi da parte del fondamentalismo cattolico.
Ad esempio Mario Adinfoli ha rilasciato interviste pubbliche in cui sosteneva che quel libro dovesse essere ritenuti un «rischio per i bambini». Ha giurato che i minori sarebbero potuti essere «turbati dalla circolazione di librini quali Piccolo uovo» perché lui gli accusava di essere «oggetto di una sperimentazione sociologica».
Grippi omofobi come il Comitato Articolo 26 e Provita Onlus avevano pubblicato articoli dal titolo "Perché Piccolo Uovo non ci piace" in cui accusavano il volume di essere &gaqluo;gender». Citando le teorie di un tal Paolo Scapellato che presentarono come uno «psicologo e psicoterapeuta, docente a contratto di Psicologia Clinica all’Università Europea di Roma». l'organizzazione forzanovista sentenziava: «Il libro fa parte di quel tipo di letteratura definita di genere (o gender), in quanto afferma il primato della cultura sulla natura, non riconoscendo anzi quest’ultima come fondamento della vita».
Insomma, la solita manfrina di teorie strampalate con cui Adinolfi, Brandi e Savarese cxavalcano l'omofobia per chiedere che la scuola indottrini i maschi al predominio e dica che le femmine sarebbero "per natura" chiamate ad essere servizio che deve pulire casa, lavare le mutande al marito e occuparsi del bambini.
Se pur sappiamo che l'ideologia di Adinolfi vale uno 0.6% alle urne e che la maggior parte della popolazione non condivide le crociate degli integralisti, è altrettanto vero che le loro isteriche polemiche hanno l'odore dell'intimidazione e c'è chi preferisce non infastidirli per risparmiarsi gli insulti e le violenze dei loro miliziani. impresentabilmente come conseguenza della strisciante offensiva integralista, la casa editrice fatica trovare finanziatori.
In un post pubblicato su Facebook, spiegano:
D'ora in poi Lo Stampatello stamperà i libri prenotati attraverso la produzione dal basso.
Non avendo finanziatori puntiamo sui lettori.
Preacquistando i libri ci aiuterete dunque a continuare ad esistere come casa editrice.
Ecco Lanterne a Milano, scritto da me e illustrato da Desideria Gucciardini.
Il secondo libro della serie Il mio primo giorno in Italia. La storia vera di un bambino cinese che arriva in Italia alla fine degli anni Settanta, per venire a vivere in Italia dove il fratello maggiore ha un ristorante.
Un libro che racconta le migrazioni dal punto di vista dei bambini, ma anche la storia del nostro paese. Parla di scuola e di una pedagogia ricca di creatività ed emozioni che in quegli anni ha avuto modo di esprimersi a pieno. Una scuola sperimentale a milano negli anni Settanta. Nel libro non è scritto ma la scuola era quella di via Cagliero a Milano, e tutto quello che è raccontato è successo.
"Se puoi immaginarlo, puoi farlo."
Partecipate!